PAVIA 07/05/2019: Associazione per delinquere finalizzata alla corruzione. Carabinieri e finanza arrestano 43 persone. In manette: politici, amministratori pubblici e imprenditori
PAVIA – È in corso, dalle prime ore dell’alba, nelle province di Milano, Varese, Monza e della Brianza, Pavia, Novara, Alessandria, Torino e Asti, una vasta operazione che vede coinvolti 250 militari dei Comandi Provinciali della Guardia di Finanza di Varese e dei Carabinieri di Monza Brianza, con il supporto dei reparti territorialmente competenti, i quali stanno dando esecuzione a un provvedimento cautelare personale nei confronti di 43 persone (12 in carcere, 16 agli arresti domiciliari, 3 all’obbligo di dimora e 12 all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria).
Gli arrestati e gli indagati sono ritenuti a vario titolo responsabili di associazione per delinquere aggravata dall’aver favorito un’associazione di tipo mafioso, e finalizzata al compimento di plurimi delitti di corruzione, finanziamento illecito ai partiti politici, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, false fatturazione per operazioni inesistenti, auto riciclaggio e abusi d’ufficio.
I provvedimenti, emessi dal G.I.P. del Tribunale di Milano (D.ssa Raffaella Mascarino) – su richiesta della Procura della Repubblica di Milano – Direzione Distrettuale Antimafia (Procuratore Aggiunto D.ssa Alessandra Dolci e i Sostituti Procuratori D.ssa Silvia Bonardi, Dott. Adriano Scudieri e Dott. Luigi Furno), all’esito di attività investigativa sviluppata dalla Compagnia della Guardia di Finanza di Busto Arsizio (VA) e dal Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Monza – avrebbero fatto emergere l’esistenza di due sodalizi criminali, attivi nelle province di Milano e Varese, costituiti da esponenti politici, amministratori pubblici e imprenditori, dediti alla commissione di più delitti di corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio e turbata libertà degli incanti, finalizzati alla spartizione e all’aggiudicazione di appalti pubblici.
Il reato associativo di cui all’art. 416 c.p. è stato contestato a 9 delle 95 persone complessivamente indagate.
Fra le 43 ordinanze cautelari emesse dalla Dda di Milano ci sono anche quelle: del consigliere comunale Pietro Tatarella, candidato di Forza Italia alle Europee (Tatarella è in carcere, gli altri sono agli arresti domiciliari); del sottosegretario di Forza Italia della Regione Fabio Altitonante; e del deputato Diego Sozzani di FI (accusato di finanziamento illecito ai partiti), per il quale è stata chiesta alla Camera l’autorizzazione all’arresto. Fra gli indagati Gioacchino Caianiello, politico varesino di FI accusato di “istigazione alla corruzione” nei confronti di Attilio Fontana, presidente della Regione, che non avrebbe mai denunciato il fatto ma è parte lesa.
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