VOGHERA 26/04/2019: Porta d’ingresso non chiusa a chiave. Famiglia si trova in casa una ladra. La Polizia arresta una 53enne
VOGHERA – Si terrà questa mattina a Pavia l’udienza di convalida per un arresto effettuato dalla polizia di Voghera nella giornata di mercoledì.
Quel giorno, nel pomeriggio, la Volante del Commissariato era intervenuta in via Verdi a seguito della richiesta di aiuto di un nucleo familiare residente nella via.
La Volante aveva raggiunto in velocità l’abitazione, dove era stato segnalato un furto in pieno svolgimento.
Gli agenti della polizia all’interno di un’abitazione, in cui vive una donna con le figlie minori, avevano trovato anche una donna di 53 anni.
La persona, nota agli operatori, si trovava all’interno dell’appartamento illegittimamente e senza giustificato motivo. Residente in città, gravata da precedenti per reati contro il patrimonio, la 53enne era stato sottoposta a perquisizione, dalla quale erano emersi: un coltellino, uno strumento in ferro (ritenuto utile per lo scasso), nonché un tablet.
Dalla perquisizione nera era emersa alcuna sottrazione di beni dall’appartamento, pertanto la donna, visti i precedenti, la circostanza e gli oggetti rinvenuti in suo possesso, era stata arrestata solo per il tentato furto nell’abitazione, e, in attesa dell’udienza di convalida in tribunale, posta agli arresti domiciliari.
Quanto al tablet trovato nell’abitazione in cui era avvenuta l’intrusione, e non di proprietà della 53enne, la polizia ha in corso accertamenti per risalire al legittimo proprietario, e quindi per comprendere se la donna possa aver messo a segno un altro furto prima di essere arrestata per il tentativo nell’appartamento di via Verdi.
A margine della vicenda un aspetto inquietante dell’accaduto: la famiglia colpita era infatti già presente in casa, e si è trovata all’improvviso in casa l’intrusa. Sembra infatti che la porta d’ingresso dell’abitazione fosse chiusa ma non a chiave.
La polizia ha raccomandato alla famiglia colpita di fare sempre attenzione a questo particolare, per non agevolare l’ingresso in casa dei malintenzionati.
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