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OLTREPO 13/04/2019: Querelle “Mondiale di Enduro”. “Preziosa opportunità nel rispetto dell’ambiente e del territorio”. La parola gli organizzatori

Aprile 13
11:12 2019

OLTREPO – Dopo che alcune associazioni ambientaliste avevano inviato una lettera aperta agli Enti ed alle Autorità del territorio oltrepadano, per dire no alla nuova edizione dell’ISDE, la 6 giorni del mondiale di enduro che si svolgerà fra l’alto Oltrepò pavese e la val Curone 2020, prendono la parola gli organizzatori, il Moto Club Vittorio Alfieri di Asti e il moto club Pavia, secondo cui la Sei Giorni 2020è: “Una preziosa opportunità nel rispetto dell’ambiente e del territorio”.

Oramai è botta e risposta tra i due correnti di pensiero (c’è già la controreplica delle associazioni, che pubblicheremo). Ecco ora le argomentazioni degli organizzatori.

“Abbiamo letto quella lettera, che ci è stata trasferita per conoscenza da altri, perché al Comitato Organizzatore ISDE2020 non è mai arrivata direttamente: abbiamo rilevato il punto di vista delle associazioni, che, pur nel rispetto delle opinioni, riteniamo ovviamente condizionato da posizioni e progetti diversi in merito alla gestione del territorio, e talvolta basato sulla non completa conoscenza di quanto noi stiamo programmando nel totale ossequio delle norme e con una più ampia visione del rispetto per l’ambiente.

IL VALORE SPORTIVO

Dobbiamo però rilevare con soddisfazione che nessuno è partito lancia in resta contro il nostro sport con preconcetta avversione, anche perché non ce ne sarebbe proprio il motivo: l’enduro, come tutte le altre discipline comprese nelle attività della Federazione Motociclistica Italiana, è uno sport riconosciuto dal CONI dove militano giovani atleti cui è richiesto sacrificio e disciplina. La Sei Giorni è la manifestazione d’eccellenza, dove correranno i giovanissimi di tutto il mondo. Una vera Olimpiade dove nessuno ha interesse a creare danno.

IL RISPETTO DELLE LEGGI

A tal proposito, in merito alla totale attenzione per il territorio ed al rispetto delle normative, è giusto innanzitutto sgombrare il campo, se ce ne fosse bisogno, da ogni possibile malinteso: tutte le manifestazioni enduro nazionali e regionali che abbiamo organizzato ed organizziamo sul territorio oltrepadano ed in Val Curone, prevedono un iter autorizzativo lungo ed approfondito, solo al termine del quale ogni Autorità territoriale preposta rilascia l’assenso allo svolgimento a norma di tutte le Leggi nazionali e locali. Diversamente non potrebbe essere!

Inoltre non tutti sanno che dopo ogni gara provvediamo a nostro carico al ripristino dei sentieri percorsi con la supervisione dei responsabili dei comuni interessati. Così sarà ovviamente per le ISDE, dove la procedura amministrativa sarà, come è logico attendersi, più vasta, puntuale e completa.

IL RISPETTO PER L’AMBIENTE

Sempre in merito alla salvaguardia dell’ambiente nel rispetto delle leggi ed in osservanza alla sostenibilità ambientale degli eventi e della compensazione, vogliamo sottolineare poi che la Federazione Motociclistica Italiana ha sottoscritto nel giugno 2017 un importante protocollo d’intesa con l’Arma dei Carabinieri, ed in particolare con i Carabinieri Forestali

Un protocollo che con l’iniziativa “Mettiamoci in moto…” prevede numerosi progetti tra cui la Campagna Anti Incendio Boschivo, con motociclisti Tesserati FMI che effettuano il controllo di aree boschive; l’attività di Protezione Civile con la sezione SMIE (Supporto Motociclistico alle Istituzioni nelle Emergenze) effettuata da enduristi FMI; il Turismo Verde concepito con motoraduni che portano i motociclisti a conoscere i Parchi e le Riserve Nazionali (con visite organizzate dal personale CUFA), la cultura e le tradizioni dei luoghi visitati.
Esiste poi un codice dell’ambiente della Federazione Motociclistica Italiana che invitiamo a visionare.

Siamo dunque concordi a ritenere il nostro territorio un bene di inestimabile valore che deve essere tutelato e può essere goduto da residenti, turisti nonché sportivi di ogni disciplina nella giusta ed equa misura di ciascuno, e nel rispetto dell’integrità stessa dei luoghi e delle libertà altrui quando queste libertà si esercitano a norma di Legge.

L’INDOTTO DELL’EVENTO

Nella stessa lettera abbiamo visto anche una ricerca economica relativamente all’indotto che porta questo evento, ovvero la gara ed ogni altra iniziativa collaterale: vengono analizzati i valori della Sei Giorni che si è corsa a Brive La Gaillard in Francia nel 2017 – nel 2018 si è corsa in Sud America, quindi è poco rappresentativa per i nostri parametri – e si parla di un delta tra i 3,4 ed i 7,5 milioni di euro spesi tra alberghi ristoranti e servizi nell’area dell’evento; il tutto in circa dieci giorni considerando anche qualche giorno prima e la coda di turismo.

Nell’analisi delle associazioni la stima finale è presunta al valore più basso, senza considerare per esempio la svantaggiata posizione in fatto di raggiungibilità dell’area di Brive, la maggiore disponibilità degli appassionati francesi a dormire in camping, ed una spesa stimata di 22 euro a testa al giorno per mangiare e 55 per dormire. Crediamo che nelle nostre valli, Staffora e Curone, l’afflusso di pubblico potrà essere ben maggiore, così come la capacità di spesa di ciascuno dei partecipanti, degli accompagnatori, ma soprattutto del pubblico; ed in ogni caso, anche quei tre milioni cinquecentomila euro di indotto in meno di due settimane, ancorché calcolati con quella stima riduttiva, non pensiamo rappresentino una somma irrilevante. Se poi saranno sette milioni e cinquecentomila meglio ancora.

Aggiungiamo poi l’opportunità di promozione turistica: ISDE poterà in tutto il mondo il nome delle nostre località, fornendo elevata visibilità attraverso tutti i media. Aggiungiamo, in più rispetto alla gara francese, un articolato programma di eventi che stiamo programmando: una specie di “fuori salone” che andrà oltre la gara ISDE e proporrà molte iniziative di ogni genere sul territorio (anche non strettamente motociclistiche) durante la fase di avvicinamento all’evento. Tutto questo, vogliamo sottolinearlo, senza che sia erogato un solo euro dai comuni interessati dal transito della manifestazione.

LA TRASPARENZA

Infine vogliamo soffermarci in merito alla istanza di trasparenza richiesta dalle associazioni: riteniamo che non ci saranno problemi ad accedere a tutti gli atti amministrativi richiesti per la realizzazione dell’evento. La partecipazione agli atti è garantita da leggi dello Stato, pertanto con un regolare accesso presso gli Enti preposti sarà possibile esercitare questo diritto; ma anche noi saremo il più possibile trasparenti affinché nessuno abbia dubbi sul regolare accreditamento di questo evento davvero enorme ed importante che siamo sicuri piacerà a tanti.

In chiusura specifichiamo che nessuna risorsa del nostro evento potrebbe essere convogliata su eventi alternativi come proposto dai sottoscrittori della lettera aperta, poiché le risorse economiche sono generate dall’evento stesso, e, ricordiamo ancora, nulla sarà richiesto ai comuni di transito, come nulla di quei contributi pubblici citati doviziosamente nella lettera aperta sarà destinato alla realizzazione della ISDE2020 che si svolgerà tra Valle Staffora e Val Curone dal 24 al 29 agosto.

IL COMITATO ORGANIZZATORE ISDE 2020
Valter Carbone – Presidente Co.Re.Piemonte FMI
Giorgio Bandoli – Presidente Moto Club VIttorio Alfieri
Edoardo Zucca – Presidente Moto Club Pavia

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