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CASTEGGIO 28/04/2019: Lettera sulla manifestazione: “Vivere con gli animali. “Chi vuole vivere con gli animali, vada nei luoghi opportuni…”

Aprile 28
11:35 2019

CASTEGGIO – Pubblichiamo la lettera di protesta contro la manifestazione “Vivere con gli animali”, che sin svolge oggi a Casteggio.

Gentili signore e signori – scrive Paola Re di Tortona – ho appreso dai mezzi di informazione https://www.fondazionebussolera.it/eventi/ che il 27 e 28 Aprile Mairano, frazione di Casteggio, si svolgerà l’ottava edizione di “Vivere con gli animali”.

Si legge sul comunicato stampa https://it-it.facebook.com/vivereconglianimali/«(…) sono protagonisti gli animali di alta e bassa corte: mucche, cavalli, asini, capre, maiali, conigli, cavie, cincillà, topolini, galli, galline, tacchini, anatre, oche, faraone, pavoni, colombi, uccellini, pappagalli, rettili, rapaci, gamberi e insetti.(…) volo di rapaci tra le varie specie spiccano l’Aquila di mare, l’Aquila del Cile, il Cara Cara, i Falconi e il Gufo. Il volo dei rapaci è accompagnato da musica e spiegazioni storico-scientifiche. (…) momenti di pet therapy incentrati sui conigli (…) allevamento di insetti: i più significativi sono l’insetto stecco, l’insetto foglia, le mantidi e i coleotteri, tutti vivi ovviamente. (…) le prodezze dei conigli dell’agility rabbit, le dimostrazioni di salto a ostacoli con i cavalli (…) e il Mr. Coniglio Trofeo Le Fracce, che premia il coniglio più bello. (…) volo di variopinti pappagalli (…) passeggiate sui pony (…) voliere e recinti con specie autoctone ed esotiche in via di estinzione. (…) pariglia di asini albini dell’isola dell’Asinara. (…) Durante la rassegna sono presenti anche servizio catering (…),stand di prodotti gastronomici d’eccellenza proposti dai produttori locali. (…)»

Da quanto si legge sul manifesto, la rassegna gastronomica è a cura di aziende che producono salumi e formaggi quindi, per onestà intellettuale, è doveroso dire che a “Vivere con gli animali” saranno protagonisti anche gli animali reduci dal mattatoio che il comunicato stampa ignora. L’occultamento è il partner perfetto del distacco: mai spiegare ai bambini che cosa sia pane e salame, altrimenti c’è il rischio che si impressionino! Bisogna che il salame resti un CHE COSA mentre gli adulti, pure gli organizzatori di “Vivere con gli animali” sanno che esso è un CHI.

Con tutto ciò che si potrebbe mangiare, in un evento simile si devono mangiare proprio gli animali?

Il programma prevede anche il laboratorio “L’apicoltore vi insegna a rubare il miele alle api”: il titolo è già di per sé esplicativo perché il miele è davvero il furto di qualche cosa che non appartiene all’essere umano che lo ruba, spesso uccidendo “per errore” un gran numero di api.

Quanto a spettacoli, esibizioni, mostre che questo evento propone, è davvero sconcertante che si inviti a vivere con gli animali in questa maniera: allevamenti di insetti, uccelli ingabbiati in voliere, rapaci ridotti in schiavitù incatenati a trespoli e incappucciati all’occorrenza (spacciando tutto ciò per didattica!), equini sfruttati nell’equitazione, compresi i disgraziati pony che sono ovunque una sorta di giostra vivente per i bambini.

Chi vuole vivere con gli animali, vada nei luoghi opportuni a vedere come vivono i volontari che si occupano di loro. Esistono rifugi e santuari che accolgono animali da allevamenti, macelli, laboratori di sperimentazione animale: qui gli animali vivono e muoiono felici, attorniati dall’amore sincero e incondizionato di chi li cura. Molti di essi funzionano bene, fanno progetti didattici, sono aperti alle visite del pubblico e insegnano una convivenza interspecifica sia tra animali che tra esseri umani e animali nel segno della pace e della nonviolenza. Questi sono i luoghi in cui gli animali si conoscono per come sono veramente e nulla hanno a che fare con la rassegna di Mairano.

La buona notizia è che questo evento non sia patrocinato da Comune di Casteggio, Provincia di Pavia e Regione Lombardia: una volta tanto le istituzioni non partecipano alla mistificazione dell’amore per gli animali.

«I diritti degli animali sono un’idea semplice perché, ridotta all’essenza, significa solamente che gli animali hanno il diritto di essere trattati con rispetto. Simultaneamente, è anche un’idea profonda perché le implicazioni che ne conseguono, sono di grande portata. Ecco infatti qualche esempio di come il mondo dovrà cambiare una volta che impareremo a trattare gli animali con rispetto. Dovremo smettere di allevarli per la loro carne. Dovremo smettere di ucciderli per la loro pelliccia. Dovremo smettere di addestrarli per il nostro divertimento. Dovremo smettere di usarli per la ricerca scientifica. Ognuno di questi esempi è l’illustrazione del medesimo argomentare morale. Una volta accertato che gli umani sfruttano gli animali, riconoscere i loro diritti richiede di essere abolizionisti, non riformisti. Essere gentili con gli animali non è sufficiente. Evitare di essere crudeli nei loro confronti non è sufficiente. Sia che sfruttiamo gli animali per mangiare, per vestirci, per divertirci o per conoscere, la richiesta ineludibile dei diritti animali è quella di avere gabbie vuote, non gabbie più grandi.» Tom Regan, Gabbie vuote, Edizioni Sonda, 2005 (p.36)

Cordiali saluti, conclude Paola Re di Tortona.

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