VOGHERA 07/03/2019: L’Autonomia regionale dovrebbe essere discussa dal Parlamento. L’Anpi ne parla con il prof Pallante
VOGHERA – Il processo in atto del cosiddetto “regionalismo differenziato” (che l’economista Giancarlo Viesti ha denominato “secessione dei ricchi”, in un utilissimo libretto scaricabile gratuitamente dal sito della casa editrice Laterza), è stato oggetto dell’iniziativa promossa dall’Anpi con il prezioso contributo del prof. Francesco Pallante che ha illustrato le questioni reali che sono in gioco.
L’autonomia regionale, da strumento previsto dalla modifica del titolo V della Costituzione per valorizzare alcune competenze, é diventato un fine. Così il testo oggetto della trattativa che il governo sta definendo con Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna è un “accordo” che dovrebbe essere oggetto di discussione in tutti i suoi aspetti da parte del Parlamento che, invece, viene messo di fronte al prendere o lasciare compresa la durata di dieci anni prima di eventuali modifiche (soggette al parere della Regione contraente)!
Oltre alla “forma”, la sostanza dell’intesa suscita grande preoccupazione, con il conferimento alle tre regioni interessate di sovranità su tutte le materie fin qui concorrenti fra stato centrale e regioni: fisco, istruzione, ambiente, salute, ricerca, beni culturali, infrastrutture, protezione civile, energia, comunicazione, previdenza complementare. Colpendo, di fatto, lo stato sociale e sostituendo il criterio dell’accesso universale ai diritti fondamentali.
A supporto, l’abbaglio o per meglio dire la tesi inesistente che sono le Regioni a pagare le tasse, mentre in realtà sono i singoli individui e non a caso il tema fiscale che circola nelle bozze fa saltare di fatto l’art. 53 della Costituzione e la solidarietà nazionale.
Temi importanti sui quali i cittadini devono essere informati, visto che finora è prevalsa la disattenzione ed il silenzio dei media, oltre all’assenza di un vero confronto tra le forze politiche, aumentando le preoccupazioni sull’esito del progetto.
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