VOGHERA 22/01/2019: Atletica. Sebastiano Piombo intervista Claudio Baschiera, rinnovato presidente del Comitato Provinciale Fidal
VOGHERA – Claudio Baschiera è il presidente del Comitato Provinciale Fidal da sei anni, ed è stato rinnovato nella sua carica per il nuovo quadriennio olimpico. Al termine delle recenti premiazioni dell’anno agonistico 2018 svoltesi nel bel teatro Carbonetti di Broni gli abbiamo chiesto un commento di questa intensa stagione sportiva appena conclusasi.
E’ soddisfatto dell’attività pavese come si è sviluppata nelle ultime stagioni ?
Pur se l’intero mondo sportivo italiano, e con esso l’atletica, sta subendo le conseguenze di una situazione generale certamente non positiva, l’atletica in provincia di Pavia sta molto meglio di tante altre realtà provinciali ed ancora oggi è fucina di idee innovative, peraltro sempre ben accette. Il numero delle manifestazioni organizzate e’ in costante aumento e cosi’ pure quello degli iscritti e sempre piu’ atleti fuori provincia vi partecipano creando anche un volano turistico territoriale. Tenuto poi conto del rilevante successo delle RunCard possiamo dire che anche il numero dei tesserati, rimasto stabile, e’ da considerarsi positivo.
Un cenno al mondo sportivo scolastico che sta attraversando un momento buio. CONI e Ministero destinano sempre meno risorse ai Giochi Sportivi Studenteschi e questo è un fatto gravissimo che rischia di far scomparire l’educazione motoria nelle scuole. Ma non e’ solo un problema economico, si tratta proprio di un problema strutturale infatti negli ultimi anni tutto è stato fatto a livello nazionale per disincentivare gli insegnanti, in particolare quelli di educazione fisica.
Una situazione difficile che come federazione possiamo affrontare cercando di mantenere ed incrementare i rapporti tra il Comitato provinciale, congiuntamente alle societa’ del territorio, ed il Coordinatore di educazione Fisica, collaborando attivamente insieme.
Quali crede possano essere la situazioni in cui puo’ essere migliorata l’attività ?
L’atletica federale in provincia puo’ sicuramente avere spazi di miglioramento, ma quasi sempre tali miglioramenti hanno un risvolto economico che, in assenza di nuove entrate, e’ molto difficile realizzare. Le cose che pensiamo di fare nell’immediato sono:
Automatizzare le iscrizioni e la gestione delle gare rilevando anche per tutte quelle su strada il tempo impiegato dall’atleta. Si fa già nelle competizioni regionali e nazionali, ma si può estendere anche a quelle provinciali. Il tutto va a beneficio della godibilità delle manifestazioni e quindi all’aumento della popolarità dell’atletica. Ci stiamo muovendo con il Comitato Regionale per avere strumentazione e chip.
Dotare ogni comitato provinciale per le gare in pista di un display visibile dalle tribune (a 20 caratteri orizzontali scorrevoli), comandabile da remoto e sul quale visualizzare i risultati e l’andamento delle gare che si svolgono nelle zone più distanti. Anche per tale dispositivo ci stiamo muovendo con CRL per averne in dotazione uno gratuitamente da portare sui campi gara.
L’atletica deve andare in piazza, in mezzo alla gente per farsi conoscere ed apprezzare. Capisco che la vera atletica è quella in pista, ma di norma sulle tribune delle piste ci stanno le mamme e i papà, a volte i nonni e gli zii … e basta. Per pubblicizzare un prodotto bisogna farlo conoscere alla gente, farlo vedere fuori dalla cerchia di appassionati. Credo che le manifestazioni piu’ adatte per dare visibilita’ all’atletica nei nostri paesi siano le staffette su strada, purtroppo tali gare sono snobbate da molte società della zona con una partecipazione scarsissima.
Ascoltare e dare spazio ai propri iscritti a tale scopo stiamo integrando il nostro sito con un blog avente lo scopo di consentire agli appassionati di inviarci le proprie idee, oltre che consentire loro di commentare gli articoli pubblicati.
A livello giovanile c’è un livello molto valido, lo si è visto ai recenti cross studenteschi e nelle gare di campestre di fine stagione, questi giovani promettenti saranno probabilmente gli atleti del futuro. Ma in Italia molti giovani poi non diventano mai atleti di livello comparabile. Lei crede ci sia una reale difficoltà a gestire i giovani dopo i 17-18 anni ?
Ogni anno migliaia di giovani abbandonano l’attività sportiva ed anche per l’atletica il fenomeno e’ reale. Difficilmente l’abbandono avviene perché è nata nei giovani una nuova passione alla quale desiderano dedicare tempo o a causa di ragioni superficiali tipo: il poco tempo, la poca motivazione, la difficoltà di conciliare studio e sport. I giovani abbandonano lo sport perché non sono soddisfatti, non riescono a placare quei bisogni che li avevano in principio spinti ad intraprendere una tale attività. I motivi sono profondi e hanno a che fare con il valore stesso dello sport, che è poco compreso da insegnanti, allenatori e genitori. Ai ragazzi si chiede di vincere, di avere una prestazione eccellente. L’enfasi è sulla competizione, sul risultato, quando invece dovrebbe essere sul sostegno all’impegno. Così facendo, alla lunga i ragazzi mollano. Come evitare cio’ non e’ facile, l’allenatore può giocare un ruolo attivo nel coinvolgimento motivazionale ma soprattutto e’ fondamentale il ruolo dei genitori, che devono incidere sul modo in cui i ragazzi interpretano le esperienze e non solo quelle sportive.
L’impiantistica provinciale è migliorata la scorsa stagione, col rifacimento delle piste di Pavia e Voghera, ad essere è abbinata la pista del Dante Merlo di Vigevano. L’attività su pista è adeguata o potrebbe essere piu intensa ?
Un problema importante nella diffusione dell’atletica leggera sono gli impianti sportivi. Una carenza in alcuni territori addirittura totale. E’ vero che l’impiantistica provinciale è migliorata ma l’impianto di Pavia e’ ancora in attesa delle agibilita’ e certificazioni di conformita’ necessarie per poterlo utilizzare in pieno senza dover sostenere costi aggiuntivi per bypassare l’assenza della corretta certificazione. Quello di Voghera, dopo il rifacimento della pista necessitava della sistemazione della gabbia del martello, dei ritti dell’asta e dell’ammodernamento, almeno parziale dell’attrezzatura, di tutto questo il comune se ne e’ preso carico, ma non sappiamo quando potranno essere realizzate le opere e pertanto non potendo essere operativi su tutte le gare e concorsi risulta impossibile proporre l’impianto anche solo per gare regionali. Vigevano necessita di un restyling che il comune e’ intenzionato ma fare non siamo a conoscenza ne’ della tempistica ne’ del tipo di intervento, infine l’impianto di Casorate Primo e’, nonostante gli sforzi della locale societa’ di atletica, sempre piu’ precario. L’attivita’ su pista, viste le gare organizzate in provincia sia per il settore giovanile che per quello assoluto e master, e’ da ritenersi adeguata, mancano i grandi meeting come il “Della Valle” o il “Citta’ di Pavia”, ma questa carenza e’ ancora legata ad impianti non a norma per essere utilizzati per manifestazioni di grande impatto.
I cross sono la base dell’atletica. In provincia di Pavia se ne svolgono molti e in genere di discreto livello. Pensa che il livello delle gare come servizi e organizzazione sia buono o migliorabile ?
Fra le numerose gare di cross nella nostra provincia a mio avviso il livello organizzativo e’ buono ma certamente migliorabile, vuoi per il tracciato o vuoi per i servizi offerti agli atleti. Vista la tipologia di gara che prevede tracciati nella sua totalita’ sterrati risulta ormai difficile trovarli nel cuore della citta’ con la conseguente necessita’ di spostarsi in campagna o nei parchi con derivante ulteriore difficolta’ di erogare servizi paragonabili a quelli delle corse su strada.
La forza del GGG risente a volte di carenze di organico, mancano i giudici a livello nazionale quasi ovunque. Quali pensa siano le cause ?
In provincia di Pavia, come in tutta Italia, la carenza dei giudici e’ ormai cronica. I rari giovani tra i giudici sono poco disponibili nei fine settimana mentre gli anziani spesso lasciano per raggiunti limiti di età.
Dobbiamo provare a far si che fra i giovani scaturisca la passione di essere giudice perché se si ferma la base, se mancano quelli che fanno rispettare i regolamenti, guardano le immagini che calcolano i tempi e ti dicono cos’hai combinato nei 100, si ferma tutto. A quel punto sarà inutile andare a gareggiare.
Lo scorso anno Pavia ha ospitato una fidale del Cds nazionale, nel 2019 ci saranno due campionati regionali Fidal in provincia. Sta salendo il prestigio della provincia pavese a livello regionale ?
Grazie al grande lavoro che tutto il consiglio provinciale Fidal sta mettendo in campo nella nostra provincia, grazie all’appoggio del consigliere nazionale Oscar Campari e soprattutto grazie all’ottimo lavoro delle societa’ nell’organizzare le gare, Pavia sta crescendo nel ranking lombardo e i primi risultati si stanno vedendo: 2 campionati regionali uno master di campestre a Pavia e uno assoluto di maratonina a Vigevano e non solo; alla fine di Agosto la tappa del Corrinpista di Voghera sara’ prova del circuito Comitato regionale lombardo OxyBurn e la 10k di Vigevano, agli inizi di maggio, sara’ tappa di un nuovo criterium regionale, sempre promosso dal CRL, riservato alle manifestazioni su strada di 10 chilometri omologate. Di tali scelte operate dal CRL ne andiamo fieri e speriamo di fare sempre meglio nel divenire.
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