PAVIA 06/07/2018: Troppi stranieri nelle carceri italiane. Blitz al Piccolini di Ciocca. Che propone. Pene da scontare nei paesi d’origine. Pistola elettrica per gli agenti. E collare elettrico per i detenuti
PAVIA – Pistola elettrica e collare elettrico per tenere a bada i detenuti in carcere. Sono queste alcune delle proposte fatte oggi dall’europarlamentare della Lega Angelo Ciocca, calati in città per una sua nuova denuncia via diretta facebook.
Ciocca in mattinata ha fatto visita al penitenziario Piccolini per dare, la propria solidarietà e quella del partito, agli agenti recentemente aggrediti nel corso di una piccola sommossa provocata da alcuni detenuti tunisini.
Ciocca ha anche incontrato il direttore, con il quale ha discusso della sicurezza in carcere. L’eurodeputato al termine della visita, oltre a ribadire la propria vicinanza alla Polizia Penitenziaria, ha illustrato a chi lo seguiva si facebook alcune proposte per rendere più sicure le carceri, in particolare in ordine all’elevata presenza di stranieri (“su 668 carcerati, ha rivelato Ciocca, gli stranieri sono il 50%, per lo più marocchini, rumeni, tunisini, egiziani e albanesi”).
Per tenere meglio sotto controllo il fenomeno, Ciocca ha proposto, non solo più agenti, ma l’utilizzo della pistola elettrica Taser da parte dei poliziotti penitenziari e, ricordando la violenta rivolta di pochi giorni fa, l’uso del collare elettrico da applicare ai detenuti (collare giustificato dal fatto che, come spiegato dallo stesso Ciocca, dopo una condanna dell’Ue, i detenuti, per motivi di mancanza di spazio, vengono lasciati fuori dalle celle per 16 ore su 24).
Il parlamentare europeo della Lega – rammentando la denuncia fatta a giugno dell’anno scorso a Lampedusa, quando spiegò che molti carcerati tunisini erano stati liberati e che stavano arrivando in Italia – ha chiesto che i giudici comincino a condannare gli stranieri a scontare la pena nei propri paesi d’origine.
Al motto “l’Italia ha bisogno di risorse non di delinquenti”, Angelo Ciocca ha quindi invitato il Governo a prendere provvedimenti per “sanare i guasti fatti dal precedente esecutivo”.
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