VOGHERA OLTREPO 04/06/2018: Pesca dilettantistica. La Regione ha varato il nuovo regolamento. Ecco le indicazioni per il bacino dell’Oltrepo pavese
VOGHERA OLTREPO – La Regione Lombardia dopo aver approvato, nel gennaio scorso, il nuovo Regolamento regionale della pesca, nei mesi successivi ha elaborato nuovi regolamenti di bacino che, completati, entreranno in vigore il 18 giugno 2018.
Per facilitare l’attività dei pescatori, la Regione Lombardia ha redatto per ogni bacino idrico un prontuario che indica puntualmente come, cosa e quando pescare.
A presentare l’ultimo lavoro fatto è stato l’assessore all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi della Regione Lombardia, Fabio Rolfi.
“Quello dei pescatori è un universo molto complesso, costituito in Lombardia da più di 75mila dilettanti e 240 professionisti – spiega Rolfi -. Quando si cambiano le regole è necessario che tutti siano informati in maniera chiara e precisa”.
Ed eccolo allora il nuovo Regolamento regionale della pesca, nel quale sono stati individuati 14 bacini in Lombardia, fra i quali c’è anche quello dell’Oltrepò Pavese ( e che comprende i seguenti corpi idrici: Torrente Scrivia Torrente Curone Torrente Staffora Torrente Luria: Torrente Ghiaie di Montalto Torrente Ghiaie di Borgoratto Torrente Coppa Torrente Scuropasso Torrente Versa Torrente Bardonezza Torrente Tidone Fiume Trebbia e le Rogge e canali del reticolo irriguo provinciale.)
In 9 pagine, il Prontuario per la pesca dilettantistica, come detto, spiega puntualmente come, cosa e quando pescare.
Partendo dalla Licenza, il prontuario stabilisce che coloro che intendono dedicarsi a questa attività devono essere in possesso della “licenza di pesca” di tipo B, che è costituita esclusivamente dalla ricevuta di versamento della tassa annuale di concessione regionale di Euro 23 (ne sono invece esentati i residenti in Italia di età inferiore a 18 anni o superiore a 65 anni e i soggetti di cui all’articolo 3 della legge 5 febbraio 1992 n. 104, ma che esercitino la pesca solo con l’uso della canna, con o senza mulinello, armata con uno o più ami).
Il prontuario poi stabilisce una classificazione delle acque, che sono di due tipi. Quelle di tipo B: Torrente Tidone; Torrente Morcione; Torrente Staffora; Torrente Nizza: Rio Reponte Inferiore; Torrente Crenna; Rio Lazzuola; Torrente Avagnone; e il Fiume Trebbia). E quelle di tipo C: le restanti acque.
Stabilito che la pesca da natante non è consentita nelle acque dell’intero bacino dell’Oltrepò Pavese, il Prontuario prosegue stabilendo i periodi di pesca consentiti (avvertendo che gli esemplari catturati durante i periodi di divieto devono essere immediatamente liberati con la massima cura, senza arrecare loro alcun danno).
E’ così che, in base al tipo di pesce, sono stabiliti (per la acque sia di tipo B e C ) i seguenti periodi:
Anguilla 1 ottobre – 31 maggio; Barbo 1 maggio – 30 giugno; Carpa 15 aprile – 15 giugno; Cavedano 1 maggio – 30 giugno; Lucioperca 1 aprile – 31 maggio; Luccio 1 gennaio – 15 aprile; Pesce persico 1 aprile – 31 maggio; Persico trota 15 aprile – 15 giugno; Pigo 1 aprile – 31 maggio Tinca 1 maggio – 30 giugno; Triotto 1 maggio – 30 giugno; Trota fario Prima Domenica ottobre – ultima Domenica febbraio (acque B: divieto di pesca); Vairone 1 aprile – 31 maggio)
Per ciò che riguarda invece le specie Storione comune, Storione cobice e Storione ladano, il pescatore che dovesse catturarli è tenuto al loro immediato rilascio nonché alla segnalazione all’UTR Pavia.
Fra le altre specie vietate (sempre nelle Acque di tipo B e C) ci sono questi pesci: Alborella, Barbo canino, Cobite comune, Cobite mascherato, Cobite barbatello, Ghiozzo padano, Lasca, Lampreda padana, Panzarolo, Scazzone, Savetta, Spinarello, Cagnetta, Temolo, e Trota marmorata.
Dopo aver fissato anche le misure minime dei pesci pescabili (Anguilla 50 Barbo 30 Carpa 35 Cavedano 30 Lucioperca 35 Luccio 60 Pesce persico 20 Persico trota 30, Pigo 40 Tinca 35 Trota fario 22); il prontuario determina anche i limiti di cattura giornalieri per pescatore (per ogni giornata di pesca il pescatore può catturare e detenere al massimo: Salmonidi (Trota fario) 6, Luccio 2, Pesce persico 3, Triotto 500 g Vairone 500 g Peso complessivo di pesce comprese le specie sopra elencate Kg 5 Kg).
La regolamentazione prosegue ancora con l’indicazione degli orari di pesca e degli attrezzi consentiti (acque di tipo B– Attrezzi: una sola canna da pesca per pescatore con o senza mulinello, armata con un massimo di due esche naturali o artificiali. Acque di Tipo C: Canna lenza, con o senza mulinello, con un massimo di 5 ami o altre esche singole artificiali o naturali, per un massimo di 3 canne-lenza per pescatore, Bilancia o bilancella solo con alcune prescrizioni).
Fra le altre norme dettate dal nuovo prontuario (reperibile sul sito della Regione) infine ci sono i divieti, come quelli relativi all’uso di: esplosivo; corrente elettrica; sostanze velenose; reti o apparecchiature di pescatali da occupare più di un terzo della larghezza; o delle mani.
Ipotesi estreme quelle indicate nei divieti ma per niente peregrine. Come è emerso infatti da recenti indagini della polizia provinciale e della forestale, esistono bande criminali che fanno incetta di pesce (soprattutto nel Po: oggetto di un prontuario tutto suo) usando proprio alcuni di questi metodi.
A proposito di violazioni al nuovo regolamento, l’assessore Fabio Rolfi ha dichiarato: “stabilite e semplificate le regole di pesca per ogni bacino, il prossimo traguardo sarà avere una gestione rapida nell’attuazione degli interventi ittiogenici ed efficace nei controlli.
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