VOGHERA 25/05/2018: Carenza di personale: si allungano turni e saltano le ferie. I poliziotti penitenziari protestano ma il Giudice dà ragione al Carcere. Gli agenti. “Presenteremo certamente reclamo”
VOGHERA – E’ scontro all’interno del carcere cittadino fra Amministrazione operatori della Polizia Penitenziaria sulla gestione degli orari e dei riposi.
Uno scontro che è finito in tribunale per il ricorso presentato dal sindacato Uil contro la direzione del carcere di Voghera per “condotta antisindacale”.
Una vertenza che è stata vinta dalla Casa Circondarile, a cui il giudice del lavoro di Pavia ha dato ragione.
Una decisione che ora viene criticata dalla UilPa, secondo la quale “Il Giudice del Lavoro di Pavia ha sostanzialmente affermato il principio che i diritti del personale, quali la fruizione delle ferie e l’articolazione dei turni secondo il contratto, possono essere compressi in presenza di carenza d’organico.”
A commentare ancora la decisione è il Segretario Generale della UILPA Polizia Penitenziaria della Lombardia, Gian Luigi Madonia, che aveva promosso la protesta.
“Rispettiamo la decisione del Giudice del Lavoro, ma non senza esercitare il diritto alla libertà di pensiero e prendere le distanze da un provvedimento che, oltre a non contenere alcun elemento attinente al diritto del lavoro, è un chiaro messaggio al personale di Polizia con cui la Giustizia afferma un principio pericolosissimo: “Caro personale, devi sapere di essere costretto a sopportare il peso delle carenze che la tua stessa Amministrazione determina. Se c’è carenza di personale, il tuo capo può far di te ciò che vuole, può tagliarti le ferie, così come prolungarti i turni di servizio. In spregio alle norme contrattuali e ad ogni principio base delle regole sindacali e del mondo del lavoro, ma soprattutto in violazione alle stesse disposizioni ministeriali”.
La decisione del Giudice di Pavia – che smentisce la posizione presa dagli Organi di Garanzia interni alla stessa Amministrazione, che avevano dato ragione al sindacato – viene criticata anche da Carlo Barbieri, Segretario Generale della UIL Pavia e dal legale che ha assistito il sindacato, l’avvocato. Lorenzo Di Gaetano.
Dichiara il primo: “Non possiamo affatto sottovalutare la portata della decisione del Giudice di Pavia e le conseguenze che questa possa determinare sulle logiche di gestione del personale del Pubblico Impiego, carente in ogni settore. Mi chiedo, e chiederei al Giudice, cosa succederebbe se il blocco delle assunzioni continuerà a caratterizzare il pubblico impiego? oppure se i numeri previsti nelle piante organiche delle Forze dell’Ordine non saranno mai soddisfatti? Il personale potrà essere privato delle ferie e dei riposi? Insomma una vera assurdità!”
Di Gaetano aggiunge: “Quando si ricorre al Giudice del Lavoro l’auspicio è quello che di trovare certezza nelle norme e clausole contrattuali e non certo il giustificare “l’annosa questione” della carenza di personale per comprimere i diritti dei lavoratori del Pubblico Impiego. La Sicurezza e l’Ordine Pubblico è l’estrema ratio a cui può ricorrere lo Stato solo in determinati ambiti, quale la Sicurezza Nazionale, e non certo per violare le norme contrattuali e in particolare il diritto alle ferie e/o al giusto riposo.”
“Sarà difficile far comprendere al personale di essere vittima di un sistema autoritario ed autoreferenziale che calpesta le sue stesse regole – conclude il sindacalista che aveva promosso il ricorso: Madonia -. In ogni modo, siamo uomini di legge, rispettiamo la decisione ma, come detto, abbiamo voluto esercitare la libertà di pensiero. Con la stessa libertà ed esercizio delle norme esistenti, presenteremo certamente reclamo avverso la decisione del Giudice di Pavia. Un percorso che probabilmente non si esaurirà facilmente”.
Commenti