VOGHERA 24/05/2018: Come nasce l’ostilità per i migranti? Achille Cester: “Anche dai parcheggiatori abusivi in ospedale”. “Cerchiamo di partire dal basso e risolvere almeno i problemi vicini”
VOGHERA – Pubblichiamo la testimonianza di Achille Cester, imprenditore, politico, opinionista oltrepadano, sul tema dell’immigrazione e delle ostilità che sempre più spesso i migranti generano nei cittadini.
Il problema sollevato da Cester è quello dei “parcheggiatori” abusivi all’interno del parcheggio di via Volturno (usato soprattutto da chi si reca in ospedale).
Un fenomeno che ricorda il presidio oramai di tutti i parcheggi dei supermercati di Voghera, dell’Oltrepo e della provincia di Pavia. Una situazione che genera malumori e che se non gestita… come non viene gestita (al pari di quella legata agli spostamenti in bicicletta dei migranti), oltre ad infastidire la gente, alla lunga va a danneggiare direttamente gli stessi immigrati, sui quali si concentrano antipatie generalizzate (oltre ai danni subiti ad esempio sulle strade per via degli investimenti… al proposito ricordiamo che negli ultimi due anni sono due i migranti morti investiti).
Ecco ora il racconto di Achille Cester.
“Basta una mattinata passata per esami diagnostici all’ospedale di Voghera per farti nascere dentro una ostilità sorda verso lo straniero chiunque esso sia e qualunque sia il posto che occupa in Italia. Appena cerchi il parcheggio perso nelle tue preoccupazioni di salute, ti accoglie un nord africano prepotente che vuole farti parcheggiare nel posto che lui ha deciso e che subito dopo cerca di vederti un biglietto usato appena ricevuto da un altro malcapitato uscito dall’ospedale.
Non è una situazione diffusa sul territorio comunale di Voghera ma va avanti ormai da anni senza che nessuno possa farci niente.
Non è chiara la logica di questo presidio attivo di un punto nevralgico del territorio: un punto dove si raccolgono persone quasi sempre fragili o anziane e per questo sottoposte ad una pratica di taglieggio ancor più odiosa.”
Prosegue Cester. “Qui il metodo Sartori tanto sbandierato non attacca, qui si sedimentano con poca spesa i sentimenti di insofferenza e di odio verso gli immigrati chiunque essi siano e qualunque sia il futuro cui aspirano venendo in Europa. Ormai siamo un paese che invecchia, spaventato dalle sfide che vuole solo richiudersi in una posizione fetale sperando di evitare le sfide di un mondo che cambia troppo in fretta.”
Conclude Crester. “Per intanto però cerchiamo di partire dal basso e risolvere almeno i problemi vicini senza alibi, senza isterismi e senza proclami! Basta una foto del parcheggio tutti i giorni per dare l’idea di queste mie parole”.
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