VOGHERA 12/05/2018: Due suore vogheresi proclamate “venerabili”. Domani la cerimonia in Duomo col Vescovo
VOGHERA – Domani, domenica 13 maggio, nella città di Voghera si terrà un evento davvero eccezionale.
Alle ore 11,30, in Duomo, per volontà di Papa Bergoglio, alla presenza del vescovo Vittorio Viola, saranno proclamate “Venerabili” le suore vogheresi Maria e Giustina Schiapparoli, fondatrici a fine Ottocento della Congregazione delle suore Benedettine della Divina Provvidenza.
L’avvio del percorso che potrà giungere fino alla beatificazione: per il bene che le due sorelle hanno fatto, dapprima alla loro famiglia di sangue e poi a tante bambine che accoglievano come fossero loro vere figlie; ma anche per aver avuto il necessario abbandono nella Provvidenza, oltre che l’effettiva capacità di dar vita ad una Congregazione religiosa che ancora oggi, in tanti Paesi del mondo, accoglie, assiste, educa chi più necessita di essere accolto, assistito ed educato.
In città le due sorelle crearono un istituto che, scrivevano le due suore al Comune per avere un aiuto. “ha per iscopo di raccogliere le fanciulle orfane e pericolanti, di educarle allo spirito di cristiana morale, insegnar loro a leggere e scrivere ed ammaestrarle in ogni utile lavoro ed essere di amore alla Religione e alla società”.
Oggetto delle premure delle sorelle Schiapparoli, fin dall’inizio, furono le ragazze povere e col trascorrere dei primi anni di apostolato educativo-assistenziale e di esemplare vita cristiana, l’opera vedeva aggregarsi anche altre donne ammirate ed edificate dall’impegno di Maria e Giustina, tanto che alcune chiedevano di unirsi a loro in modo stabile. Era l’abbozzo di quella che era destinata a diventare la congregazione delle suore Benedettine della Divina Provvidenza.
Quanto alla “venerabilità” che sarà celebrata domani in Duomo, è un qualcosa che la Chiesa può ufficialmente attribuire a chi ha esercitato in grado eroico le virtù cristiane.
Ed è proprio quello che hanno affermato all’unanimità, per le nostre Fondatrici, i Padri Cardinali e i Vescovi nella Sessione Ordinaria del 6 febbraio 2018.
Il percorso , per Giustina e Maria, era stato avviato dal Vescovo di Tortona Mons. Martino Canessa, che, grazie al perdurare della fama di santità delle due Sorelle e il diffondersi di tale fama anche nei Paesi di missione dove le Suore Benedettine svolgono il loro apostolato, il 18 agosto 1999 aprì il Processo Informativo Diocesano.
A seguito di ciò sono stati raccolti documenti e testimonianze e si sono ricostruiti i fatti. Tale processo a livello diocesano venne chiuso il 13 maggio 2001 quando fu inviata tutta la documentazione al Vaticano.
Il 6 dicembre 2002, poi, la Congregazione della Cause dei Santi ha riconosciuto con un decreto la validità degli Atti del Processo Informativo Diocesano, mentre la dottoressa Consolini ha preparato le Positiones per le due distinte Cause.
In seguito – dopo l’esame dei consultori storici, avviato perché non c’erano più testimoni de visu, cioè che avevano vissuto con le due Sorelle – il Congresso peculiare dei teologi, il 12 novembre 2015, si è espresso con esito positivo, riconoscendo che le Serve di Dio avevano esercitato in grado eroico le virtù teologali, cardinali ed annesse.
A seguito di ulteriori approfondimenti circa la fondazione della Congregazione delle Suore Benedettine della Divina Provvidenza, i Padri Cardinali e i Vescovi nella Sessione Ordinaria, il 6 febbraio 2018 hanno riconosciuto anch’essi, all’unanimità, le virtù eroiche delle Schiapparoli (hanno cioè dichiarato che le due Sorelle hanno vissuto veramente da sante. Inoltre si sono espressi all’unanimità anche sulla questione della Fondazione: Maria e Giustina sono le uniche vere fondatrici della Congregazione!).
Infine a distanza di un mese, Papa Francesco, il 6 marzo, ha autorizzato l’emanazione dei Decreti di Venerabilità, sigillando così definitivamente la posizione delle due Sorelle e la loro maternità nei confronti della Congregazione.
Passo successivo potrebbe, teoricamente, essere la proclamazione di beate, ma solo se si dovessero trovare le prove di un miracolo (ascrivibile all’intercessione delle candidate): in genere una guarigione ritenuta scientificamente inspiegabile e giudicata tale da una commissione medica convocata dalla Congregazione per le cause dei santi e composta da specialisti sia credenti sia non credenti.
Ultimo passo potrebbe essere la santificazione, detta canonizzazione, ma solo qualora venisse, con la medesima doppia procedura scientifica e religiosa, riconosciuto in capo alle candidate un secondo miracolo.
Quanto alla vita delle due venerabili, la famiglia Schiapparoli era originaria di Chignolo Po. Famiglia che tra il 1812 e il 1815 si trasferì a Castel San Giovanni, dove, il 20 aprile 1815 nacque Maria Antonia; e il 19 luglio 1819 Maria Teresa Giustina, nota sempre solamente come Giustina.
Le due sorelle comparvero poi nei registri della popolazione di Voghera nel 1835, anche si vi tornarono definitivamente (dopo varie vicissitudini familiari e varie tappe fra Pavia e Ronco Scriva) nel 1847, dove iniziarono la loro opera di sostegno alle giovani donne in difficoltà e dove fondarono la loro Congregazione.
La celebrazione di domani nei giorni scorsi era stata presentati in Duomo dal parroco, monsignor Gianni Captini e dal vicesindaco e cavaliere dell’ordine di Malta, Daniele Salerno. Con loro erano presenti le suore benedettine Giovanna Morelli e Lidia Veloso.
(fonti “Il Popolo” 3-5-18 e Cammino e Speranza n° 1 anno 2018)
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