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VOGHERA – Preso per i capelli, come si suol dire, e salvato solo grazie al tempestivo e coraggioso intervento dei Vigili del fuoco.

E’ accaduto ieri sera in un palazzo di viale Matteotti, dove i pompieri di Voghera sono stati chiamati per un uomo che, mentre era al telefono con parenti o amici, si è improvvisamente ammutolito.

Preoccupati, i suoi interlocutori, temendo il peggio, senza attendere un attimo hanno chiamato il 118. Altrettanto immediata è stata l’allerta ai Vigili del fuoco, che per parte loro non hanno interrotto la “catena” della massima emergenza, arrivando in pochi minuti in via Matteotti e procedendo con celerità assoluta in ogni fase del salvataggio.

L’intervento non è stato affatto semplice. I pompieri si sono trovati infatti nella necessità di entrare nella casa dell’uomo al più presto possibile: tanto che, come raccontano testimoni, hanno deciso di passare dalla finestra senza attendere l’autoscala da Pavia.

Arrivati al piano (calandosi per due piani) usando una scala a ganci, i pompieri hanno rotto una delle finestre e sono entrati.

A quel punto è emersa con chiarezza la correttezza dell’operato (improntato alla massima velocità) svolto fino a quel momento dei Pompieri: l’uomo infatti giaceva a terra privo di conoscenza e in arresto cardiaco.

Anche in questo frangente i vigli del fuoco iriensi non hanno perso tempo, iniziando anche le manovre salvavita e di rianimazione sul paziente (poi lasciate ai medici del 118).

L’uomo, così soccorso, è stato quindi stabilizzato sul posto e portato in ospedale.

L’intervento di ieri sera in via Matteotti, oltre alla grande professionalità, al coraggio e al senso di responsabilità (nelle loro mani avevano una vita!), ha messo ancora una volta in evidenza l’estrema necessità per i Vigili del fuoco della città di Voghera (e comuni limitrofi, compresa tutta la Valle Staffora!) di avere a disposizione un’autoscala: un mezzo di soccorso questo, importantissimo in casi di emergenza, che invece… per i soliti motivi di carenza di soldi da parte dello Stato: in città non c’è.