CASTEGGIO 28/03/2018: Sparatoria nella notte. Un presunto ladro resta ferito. I carabinieri indagano. Il Sindaco: “Speriamo che chi ha sparato non abbia rogne”
CASTEGGIO – Spari nella notte. Un ferito che viene portato all’ospedale. I carabinieri che ora stanno indagando. Sono questi gli elementi di ciò che è accaduto ieri sera alle 22 circa in Oltrepo.
I particolari della vicenda si stanno chiarendo con il passare delle ore.
Il fatto, come prima cosa, si è verificato nel comune di Casteggio e non a Montebello, dove invece, per così dire, si è concluso. Via Norfalini 1 a Montebello della Battaglia è difatti il luogo in cui il malvivente ferito si è fermato con la macchina, mentre scappava, e dove è stato soccorso.
Lo sparo è invece partito da un’abitazione di via Torino a Casteggio, dove due uomini, di cui uno certamente albanese (il 25enne ferito), hanno cercato di entrare.
Il tentativo non sarebbe riuscito per la reazione del proprietario dell’abitazione, un 56enne, che alla vista di due persone con il volto coperto, nella concitazione e vedendo che i ladri non desistevano dall’intenzione di entrare (così riferiscono i carabinieri sulla base delle testimonianze raccolte), ha sparato un colpo di fucile centrandone uno al torace.
Ne è seguita la fuga dei malviventi terminata a Montebello, dove sono avvenuti i soccorsi.
Sul caso interviene durissimo il sindaco di Casteggio.
“Non c’è da inneggiare giustizia è fatta perchè non è gusto che sia così – dichiara Lorenzo Callegari -: non è infatti giusto sparare, ma ce da dire che la gente è esasperata. E nell’esasperazione… quando uno non ne può più… può accadere che si commettano degli errori”.
“Purtroppo è successo, e fortunatamente non ci sono morti – continua Callegari -. Ma siamo al paradosso: perchè, non avendo commesso il furto, c’è anche la possibilità che il malvivente non venga neppure arrestato.”
Callegari non retrocede. “Non ci resta che sperare che chi ha sparato non abbia rogne. Certamente tutto ciò è il frutto dell’impotenza della Giustizia nei confronti di questi signori che delinquono. Era scritto che prima o poi sarebbe successo così, e così è successo.”
“Ripeto – conclude Callegari – non c’è da essere contenti per l’accaduto ma è comprensibile che sia avvenuto.”
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