VOGHERA 03/02/2018: Derubato il “nonno giardiniere”. Il 90enne Guido Schiavo truffato mentre cercava di aiutare un ragazzo in difficoltà poi rivelatosi un ladro
VOGHERA – Truffato e derubato senza pietà approfittando della sua buona fede e del suo senso di umanità. E’ la bruttissima avventura capitata oggi ad notissimo pensionato vogherese. La vittima è infatti Guido Schiavo, il “nonno giardiniere” che tanti di noi hanno imparato a conoscere e apprezzare per il suon senso civico… e che questa mattina, quando in macchina è andato all’edicola nei pressi della Stazione, ha vissuto una gran brutta avventura.
E’ qui infatti, in piazzale Marconi, che Schiavo ha incontrato il suo carnefice, un giovane dai modi educati dietro ai quali però si celava uno spietato e cinico ladro truffatore.
“Poco dopo aver accostato l’auto al marciapiede ho sentito bussare al finestrino – racconta il 90enne –. Era un ragazzo molto giovane… sembrava non avesse neanche 18 anni. Mi chiedeva aiuto, e quasi con le lacrime agli occhi diceva d’essersi perso e d’aver bisogno di un passaggio”.
Mosso da compassione e da un animo naturalmente gentile, Schiavo accetta e lo fa salire.
“Quel ragazzo – continua con tono affranto il pensionato – mi ha raccontato tante cose che ora non ricordo neanche più… di avere tanto problemi, e fra l’altro d’aver bisogno di essere portato in zona Pombio. Cosa che ho fatto”.
L’auto parte e quando arriva quasi in fondo a viale Repubblica, su indicazione del ragazzo, si ferma.
“Mentre guidavo gli avevo detto che mi sarebbe piaciuto parlare con la mamma o con il papà per vedere se potevo fare qualcosa – spiega Guido Schiavo -. Lui diceva di sì e quando ci siamo fermati nei pressi dell’entrata dell’ex Manicomio è sceso, si è diretto verso un citofono, e quando è tornato ha detto che i genitori non potevano scendere, ma che se volevo potevo andare io in casa, dove mi avrebbero offerto un caffè. Ovviamente non ho accettato, anche perchè ho difficoltà a muovermi a piedi.”
Subito dopo l’ex carabinieri vede quel ragazzo camminare lontano dalla macchina fino a sparire.
La storia stava dunque volgendo al termine, e purtroppo nel peggiore dei modi.
Guido Schiavo – dopo aver cercato di seguire per qualche metro il “povero ragazzo in difficoltà” – una volta tornato a casa, scendendo dall’auto, si è accorto infatti che il borsello riposto sul sedile posteriore era sparito.
“Ancora adesso non capisco a come ho fatto ad essere stato così ingenuo da non capire che poteva trattarsi di una cosa del genere – dice addolorato Guido Schiavo -. Questa esperienza mi ha lasciato veramente l’amaro in bocca. Senza contare che insieme al borsello ho perso tutti i documenti d’identità, molte carte sanitarie e la rubrica con tutti i numeri telefonici… per questo faccio appello a chi dovesse trovarlo di riportarmelo e a chi mi conosce di contattarmi per fornirmi di nuovo il numero di telefono.”
Da mesi Guido Schiavo è impegnato in un progetto che punta a realizzare in città un grande monumento ai carabinieri caduti in servizio. Per realizzarlo il vogherese ha raccolto migliaia di firme ed ora è alla ricerca dei fondi necessari per farlo.
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