VOGHERA 04/01/2018: Un altro capannone a fuoco in provincia fa tremare Medassino. La frazione vuole accelerare i tempi per la soluzione del caso Recology
VOGHERA – Un altro capannone a fuoco. Un’altra ondata di fumi nocivi (e forse anche diossina) che si leva nell’aria. Dopo Mortara, Parona e Gambolò, un altro mucchio di rifiuti di cui una buona parte plastici si è incendiato. E’ accaduto ieri sera alle 19 a Genzone di Corteolona, all’interno di una struttura abbandonata che sorge lungo la Sp31.
Il rogo, durato tutta la notte, ha spinto i sindaci a chiamare l’Arpa per monitorare il rischio Diossina e anche ad invitare la popolazione a chiudersi in casa (mentre il prefetto ha invitato i cittadini a ricorrere subito ai medici in caso di malessere).
Una preoccupazione, quella vissuta nella pavese orientale, che sta avendo echi anche nella (non vicina) città di Voghera, dove è ancora aperta la questione del capannone di Medassino, in cui una ditta milanese fallita ha accumulato e poi abbandonato tonnellate di materiale di scarto, fra cui una enorme catasta di vecchi materassi in gomma piuma.
Il timore che si vive nella frazione ad ovest della città è quello dello scoppio di un rogo simile.
“Ora che un altro capannone è andato in fumo, con il relativo rischio di inquinamento anche di diossina la nostra preoccupazione è accresciuta enormemente – commenta Silvano Demartini del Comitato spontaneo di Medassino -. La nostra paura è che un evento simile possa accadere anche vicino alle nostre case, con conseguenze che sono facilmente immaginabili. Per questo motivo, oggi più che mai, vogliamo sapere con esattezza come procederà il piano di bonifica dell’area”.
Il Comune nelle scorse settimane aveva emanato un’ordinanza in cui imponeva alla proprietà del capannone di sgomberare il capannone. Dicendo però anche che in caso di inadempimento sarebbero intervenute le Istituzioni pubbliche. Ed è proprio su questo che il Comitato civico di Medassino sembra voler puntare.
“Chiediamo aiuto al sindaco e al Prefetto, affinché si faccia tutto il possibile per giungere alla definitiva soluzione del problema – dichiara ancora Demartini, che assieme a Luca Uttini è portavoce del Comitato -. Crediamo sia giusto infatti che le Istituzioni intervengano immediatamente sulla questione della Recology, senza attendere i tempi lunghi della burocrazia”.
Prima Mortara, poi Corteolona – conclude il medassinese – … non vorremmo essere di fronte ad un cerchio che prima o poi si chiuderà a Voghera, con il capannone della nostra Medassino.”
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