VOGHERA 11/12/2017: Razzia di motoseghe e decespugliatori in via Zanardi. Il colpo sventato grazie ai carabinieri e a due attenti automobilisti
VOGHERA – Un colpo in pieno giorno, fatto sotto gli occhi dei passanti. Un colpo che sarebbe andato a buon fine se non fosse stato per due automobilisti dall’elevato senso civico e per l’intuito dei carabinieri.
Il colpo è stato messo a segno ieri pomeriggio nel negozio Ferrari che, lungo via Zanardi, vende e ripara macchinari per il giardinaggio.
Ad agire un gruppo di 2 o 3 persone che, in pieno giorno, noncuranti del transito in quella zona, sono entrati nel negozio-officina dopo aver tagliato con flessibile il lucchetto del cancello e la maniglia della porta.
“Una volta dentro, con l’allarme che suonava – spiega il titolare Sergio Ferrari – i ladri si sono diretti subito alle motoseghe dei clienti e le hanno prelevate quasi tutte, insieme ad alcuni decespugliatori.”
La refurtiva è stata quindi caricata su un furgone, che pochi minuti dopo è ripartito a tutta velocità.
La razzia sarebbe andata a segno se nel momento della fuga il furgone non fosse stato notato da un automobilista e dal suo amico per via una manovra spericolata fatta dai fuggitivi. Intuendo che qualcosa stava accadendo i due testimoni hanno chiamato subito i carabinieri.
Giunti sul posto, i militari, grazie alle descrizioni fatte loro dai due amici, hanno imboccato immediatamente la pista giusta.
Con la collaborazione dei colleghi di Pieve del Cairo, i carabinieri di Voghera si sono infatti subito recati in un campo nomadi della Lomellina.
Qui, in un primo momento gli agenti non hanno trovato nulla, né il furgone, né il carico di motoseghe, né il loro sospettato numero uno.
Ma ad una perlustrazione più attenta del campo, seguendo le tracce fresche di pneumatici sulla neve, i militari sono arrivati ad un capanno, dove, dentro ad un mezzo abbandonato, hanno trovato tutta la refurtiva del negozio Ferrari ed anche altra merce trafugata altrove.
In poco tempo le motoseghe erano tornate nel luogo di origine. “Non è la prima volta che ci succede una cosa del genere – spiega il titolare – ma in pieno giorno non era mai capitato: segno che questa gente si sente davvero impunita. Comunque sia, dobbiamo ringraziare i carabinieri e le loro capacità investigative, e anche quei testimoni, che hanno mostrato un senso civico oggi difficile da trovare. Ci auguriamo di incontrarli presto per poterli ringraziare”.
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