VOGHERA 05/12/2017: Fatiscente e senza personale. La Commissione Regionale carceri ieri in vista al penitenziario cittadino affetto da gravi carenze
VOGHERA – Struttura in parte fatiscente e grave carenza di personale. Questi gli aspetti più problematici emersi oggi durante il sopralluogo della Commissione speciale sulla situazione carceraria all’istituto penitenziario di Voghera.
La delegazione consiliare, cui hanno preso parte oltre al Presidente della Commissione, Fabio Fanetti (Lista Maroni), i Consiglieri regionali Paola Macchi (Movimento 5 stelle) e Mario Mantovani (FI), ha incontrato la direttrice Maria Antonietta Tucci e il Comandante di reparto, Roberto Di Stefano, che hanno illustrato loro la situazione all’interno del carcere (in cui sono rinchiusi 360 detenuti e che può contare su con una dotazione organica complessiva di 172 dipendenti, di cui appena 92 per il servizio di turno ai reparti).
“La parte più critica riguarda i locali dell’infermeria, piccoli e fatiscenti, e per i quali esisteva un progetto di ampliamento mai realizzato – ha spiegato il Presidente Fanetti -. Noi solleciteremo il Ministero perché venga ripreso il vecchio disegno: si tratta infatti di un ambito importantissimo per erogare i servizi sociosanitari ai detenuti che qui scontano anche pene molto lunghe”.
Ma il problema è anche quello del personale
“Inoltre – aggiunge Fanetti -, vi è una grave carenza di organico: mancano almeno una trentina di funzionari di Polizia penitenziaria. Ciò comporta orari più lunghi e una scarsa programmazione di ferie e giorni di riposo, necessari per il recupero delle forze psico fisiche. Si tratta di una situazione che rischia di compromettere il mantenimento di alti livelli di sicurezza, oltre che un maggiore costo economico per pagare gli straordinari. Solleciteremo lo Stato ad intervenire, anche per non vanificare gli sforzi che la Direzione e le forze di Polizia mettono in atto per migliore le condizioni di vita all’interno del carcere e per la riabilitazione del detenuto”.
All’incontro, richiesto dalla Consigliera Macchi, hanno partecipato anche i funzionari ASST, Pietro Caronna e Marino Roberto, e Luigi Camana e Laura Bianchi del Dipartimento Prevenzione dell’ATS, oltre che Catia Taraschi in rappresentanza del Provveditorato regionale.
“Si tratta di un carcere particolare per quanto riguarda la tipologia di detenuti che ospita – ha spiegato la Consigliera Macchi – Sicuramente molto potrebbe essere migliorato anche con una maggiore integrazione con il territorio. A tale proposito lancio un appello alle forze imprenditoriali e sociali perché, come avviene già in molti altri istituti lombardi, propongano esperienze lavorative all’interno del carcere, affiancando le attività educative e formative che già vengono realizzate. E’ importantissimo coinvolgere i detenuti in mansioni che ne recuperino il senso e la dignità”.
Queste e altre problematiche del carcere erano state denunciate nei mesi scorsi dai sindacati interni della polizia penitenziaria, in relazione anche alle condizioni di lavoro delle guardie:
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Nella foto allegata da sinistra i Consiglieri Mantovani, Fanetti e Macchi
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