VOGHERA 13/11/2017: Condanna in primo grado a 2 anni per un vogherese. Il Tribunale: ha diffamato il vice questore Zampiero
VOGHERA – Questa mattina in Tribunale a Pavia, il vogherese A.G. è stato condannato in primo grado a 2 anni e 2 mesi di reclusione per calunnia e diffamazione aggravata in continuazione.
L’uomo – attualmente in carcere per un episodio di molestie sessuali ai danni di una minore accaduto a Chiavari alcuni anni fa -, era stato chiamato in giudizio, nell’ambito di quella vicenda, per quanto aveva dichiarato all’interno di un esposto fatto al Ministero degli Interni e alla ex Procura di Voghera nei confronti dell’ex dirigente del Commissariato di Voghera.
Contro il vice questore aggiunto Mauro Zampiero, l’insegnate di religione iriense, nel luglio del 2013 aveva mosso le pesanti accuse: d’aver alterato prove a suo carico durante le indagini; nonché di essere “un illegale” e “uno sceriffo che fa ricorso a metodi che ledono i diritti umani e che, per fare carriera e mantenere il potere, è disposto a tutto”.
Accuse queste, essendo A.G. un giornalista pubblicista, contenute non solo negli esposti inoltrati alle Autorità, ma anche reiterate in un pubblico blog da lui fondato e gestito.
Nel corso del processo, il vice questore Zampiero, difeso dall’avvocato Massimo Adriatici (foto) ha ottenuto la condanna per diffamazione del suo accusatore.
In sede di processo il Pubblico Ministero aveva chiesto per A.G una condanna ad 1 anno e 8 mesi di carcere. Richiesta che la presidente (Garlaschelli) della Corte odierna, ha elevato a 2 anni e 2 mesi, senza la sospensione della pena.
“La pena è assolutamente proporzionata alla gravità delle condotte contestate ad A.G. – commenta l’avvocato Adriatici -. Non solo per il danno che hanno cagionato alla persona fisica del vice questore Zampiero. Ma anche per il tentativo di ledere l’immagine di un’Istituzione posta a presidio della legalità”.
Quella di oggi è una condanna di primo grado, contro la quale il condannato (che durante l’udienza con una dichiarazione spontanea ha ribadito le sue accuse all’allora dirigente del commissariato di Voghera) potrà proporre ricorso.
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