VOGHERA BRONI STRADELLA 25/10/2017: Tour in Oltrepo del candidato Pd alla Regione Giorgio Gori: Terra di eccellenze ma anche di potenzialità non sviluppate
VOGHERA BRONI STRADELLA – Un tour fra quelle che sono eccellenze ma anche le piaghe del territorio. Giorgio Gori, futuro candidato presidente per il Partito democratico alle regionali in Lombardia, ieri ha girato in lungo e in largo per l’Oltrepo pavese concludendo poi il suo primo viaggio (ha promesso di ritornare), a Voghera, dove ha fatto un riassunto della giornata.
Con una delegazione di sindaci e di esponenti del Pd, guidati dal Consigliere regionale Giuseppe Villani, Gori è partito dal Ponte della Becca, “Un punto di sofferenza per tutti voi, perchè snodo importate di collegamento tra l’Oltrepo e il resto del mondo ma divenuto una strozzatura, e per il quale è stato fatto troppo poco (Gori ha ricordato i “finanziamenti importanti su cui il Ministero aveva dato la disponibilità… alcune decine di milioni”, poi saltati “per i soliti conflitti di competenza fra autorità locali e nazionali).”
Poi il tour è passato per Stradella, “Dove abbiamo cominciato a ragionare di economia, agricola in particolare, e delle potenzialità del settore vitivinicolo – ha detto il sindaco di Bergamo sferzando il comparto -, che nei numeri di produzione è tra i più importanti di questa regione ma che non ha saputo o non è stato aiutato a valorizzarsi come hanno fatto altri territori, come la Franciacorta, che ha trovato una sua capacità di raccontarsi.”
Sul tema Gori ha proposto di “fare lo stesso tipo di percorso con i vini dell’Oltrepo, che soffrono perchè al momento manca una capacità di marketing che tenga insieme i tanti produttori che conferiscono alla Cantina sociale… che fino ad oggi secondo me ha fatto scelte al ribasso, vendendo vino sfuso senza puntare su un marchio che caratterizzi le uve qui prodotte”.
Prima del pranzo all’Enoteca regionale Giorgio Gori ha visitato Broni e il suo buco nero: la Fibronit. Gori non ha nascosto il problema ma ha focalizzato l’attenzione sulla città: “il tema è che tutta la città ha un problema di amianto: ci sono 215mila mq di amianto nell’abitato… in città è concentrato poco meno di un decimo di tutto l’amianto della Lombarda, e su questo non c’è nessun tipo di progetto che dia aiuto alle famiglie e alle imprese per la rimozione delle coperture”.
Giorgio Gori sul tema ha proposto “l’allargamento a tutta la città della classificazione a sito ad interesse nazionale (come la è già la fabbrica ndr); oppure con progetto regionale che arrivi in 5 anni alla rimozione di tutto l’amianto.”
Arrivando nel vogherese, il sindaco di Bergamo è salito a Varzi, dove nella sede della Comunità Montana ha “compreso meglio la vocazione di questi territori. Vedendo i paesaggi e la bellezza di luoghi capisci quali sono le potenzialità di questi luoghi, che non hanno nulla da invidiare ai colli Piacentini, alla Franciacorta al Chianti”.
Fra le criticità riscontrate e sui cui lavorare per sviluppare il territorio, Gori ha ricordato “l’essenzialità dei collegamenti… con molte strade che non sono nelle migliori condizioni”; e ha parlato della necessità di sviluppare le “Strade digitali: i collegamenti a larga banda sono un fattore che avvicina”.
Gori ha poi auspicato un intervento della Regione “per accompagnare il territorio montano, come era in passato e come non è più… alcuni rubinetti negli ultimi tempi si sono chiusi, nella prevenzione del dissesto idrogeologico”.
Quindi quattro passi sulla GreenWay, “Un’opera importante, fatta un po’ per pezzi e con fonti di finanziamento diverse, ma che ora è tutta finanziata e che ha un ruolo importante per il turismo e la valorizzazione dei luoghi”.
Infine Voghera, dove, al tavolo del Bar Teatro, ha detto “mi fa piacere aver incontrato, oltre agli amici del Pd, anche gente non del partito democratico: cosa importante perché l’ambizione è quella di essere un candidato che sia punto di riferimento di uno schieramento molto esteso”.
“Giorgio Gori ha un progetto ambizioso, riprendere la Regione e rilanciare la Lombardia dopo la fallimentare amministrazione del Centro Destra per troppi anni – aveva detto poco prima il segretario Pd di Voghera Alessandra Bazardi – . Per farlo cercherà di unire le forze politiche aggregare quelle civiche. La Lombardia presenta una geografia diversa che va dalle montagne ai laghi alle pianure fino alle grandi città. Aree tutte importanti ma con priorità diverse. L’Oltrepò può diventare un laboratorio per la nuova Lombardia che vogliamo costruire nel senso della capacità di intrecciare lo sviluppo sostenibile con la vocazione naturale dei nostri territori. Per Voghera assieme a tutto l’Oltrepo le nostre priorità sono lavoro, ambiente, sicurezza, infrastrutture, commercio e turismo.”
Il consigliere regionale Villani ha ringraziato Gori “per essersi messo a disposizione per costruire questa nuova Lombardia. Noi con lui – ha aggiunto – abbiamo impostato questo lavoro con l’ambizione di unire i territori, quelli all’interno della provincia di Pavia e quelli della Regione, di unire le persone… anche per questo siamo partiti, simbolicamente non solo per motivi viabilistici, dal Ponte della Becca.”
Alla conferenza finale a Voghera, fra gli altri, erano presenti anche l’ex presidente della Provincia Daniele Bosone, il segretario provinciale Alberto Lasagna e il già candidato sindaco Pd di Voghera Pier Ezio Ghezzi.
Presente per pochi minuti anche il sindaco Carlo Barbieri, che ha dato “il benvenuto” al collega. Barbieri ha ricordato le eccellenze del territorio, a partire dal salame di Varzi, ma ha confermato che l’Oltrepo necessita di un “potenziamento delle infrastrutture”.
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