VOGHERA 18/10/2017: Nuove zone commercianti in città. Un nuovo grido di allarme dei piccoli esercenti
VOGHERA – Se le condizioni di degrado di piazza San Bovo fanno paura ai commercianti di una ristretta zona di Voghera, le più generali condizioni economiche in cui versa la categoria fanno paura a una buon fetta del comparto.
Una condizione che, a detta degli esercenti, è aggravata dall’espandersi in città delle zone dedicate alla media-grande distribuzione, che a volte finiscono per rappresentare un momento di concorrenza insuperabile per i ‘piccoli’ di ogni di genere e tipo.
Una percezione questa, acuitasi dopo la notizia dell’allargamento della zona commerciale lungo via Piacenza, quasi di fronte al parco commerciale VogheraEst, per effetto di una non recentissima concessione comunale, ma divenuta ora attiva per decisione dei privati richiedenti, con l’avvio dei lavori per la creazione di un’area di 3.000mq.
Elevata la preoccupazione come detto di alcuni commercianti iriensi.
“La nostre condizioni di lavoro sono sempre più precarie – lamenta Stefano Bascapè, barista di via Monte Grappa, che si fa portavoce di altri colleghi con attività nella medesima zona di Voghera -. La crisi economica che stenta a passare da anni ci costringe a tirare la cinghia . Se poi ci aggiungiamo la continua nascita in città di centri commerciali, piccoli e grandi, la situazione diventa insostenibile, con rischio di chiusura effettivo per diversi di noi. Ciò che chiediamo è una maggiore attenzione da parte del Comune per le nostre istanze ed esigenze”.
Ancora una volta al fianco dei vogheresi, questa volta però anche come parte in causa, Fabio Aquilini, fondatore del movimento politico l’Italia del Rispetto, e commerciante di via Papa Giovanni.
“Tempo fa avevano fatto una delle nostre usuali raccolte di firme proprio su questo tema – dichiara – e avevamo avuto alcune rassicurazioni. Purtroppo però vediamo che con il tempo le cose non cambiano, anzi peggiorano. Ovviamente in questo caso non si tratta più di fare raccolte di firme ma soltanto di chiedere in modo forte al Comune di avere attenzione per le nostre esigenze e per la difesa di un comparto che insieme al piccolo commercio di città tiene vivo il tessuto socio culturale della comunità cittadina.”
Commenti