VOGHERA 10/10/2017: Sicurezza in P.zza S.Bovo. Anche gli operatori economici sono preoccupati. Uno studio dentistico: se continua così ce ne andiamo tutti
VOGHERA – Piazza San Bovo continua a restare il punto più critico per la questione della sicurezza e del vivere con tranquillità la quotidianità nella città di Voghera. Dopo le testimonianze dirette di alcuni abitanti circa i disagi vissuti nella piazza, ora è la volta degli operatori economici.
Preso il coraggio a quattro mani sono loro infatti che denunciano in prima persona, non solo come sia difficile “risiedere” nella piazza ma come sia difficoltoso lavorarci, con tutto ciò che questo comporta.
Ancor una volta ad affiancare i vogheresi nelle loro denunce è Fabio Aquilini, in questo caso chiamato in causa, principalmente come collega, in quanto commerciante anche lui, prima ancora che come fondatore del movimento l’Italia del Rispetto.
“Sono stato contattato dal signor Daniele Mulato, titolare del centro dentistico San Giorgio di piazza San Bovo che si è fatto portavoce di alcuni commercianti dell’area – spiega Fabio Aquilini -. Il sig Mulato ha chiesto un mio intervento, sia come politico, sia soprattutto come commerciante, per evidenziare la difficoltà in cui operano diversi esercenti e per mostrare il rischio che, in assenza di cambiamenti, questa parte di città venga da loro abbandonata per trasferirsi in zone più tranquille.
“Mulato – prosegue Aqulini – racconta come alcuni suoi pazienti, quelli più fragili come anziani, gli telefonino per chiedergli di riceverli all’ingresso, perchè hanno paura. Racconta inoltre d’aver dovuto tranquillizzare alcuni suoi clienti che poco prima erano stati importunati in strada. Così come riferisce d’aver trovato estranei nell’atrio del suo studio mentre chiedevano sigarette ai suoi clienti”.
La prospettiva della nuova denuncia sulle condizioni di piazza San Bovo, è prettamente quella di chi nella zona ci lavora.
Per questo emergono aspetti del tutto specifici, come ad esempio “quei commercianti che vanno a vedere i negozi sfitti della piazza – riporta ancora Aquilini – ma quando notano il contesto rinunciano all’investimento.”
“Io faccio politica per hobby e per passione – commenta il caso in oggetto Fabio Aquilini –. Il lavoro che mi da da vivere è fare il commerciante. E’ anche per questo che il racconto fatto dal collega Mulato provoca in me particolare tristezza e preoccupazione… Perchè conosco le difficoltà economiche con cui già si devono confrontare i commercianti, dovute ad esempio alla concorrenza della grande distribuzione. Così come conosco la loro grande importanza per la vivacità e la vivibilità di una zona cittadina. Senza i commercianti infatti, una via, una strada… un piazza, muoiono: ed è proprio a questo che si rischia di arrivare in San Bovo se il degrado e le sue cause non verranno affrontate. Spero pertanto che si prendano provvedimenti seri per dare più tranquillità a chi in questa parte di città ci vive e ci lavora.”
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