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OLTREPO 21/10/2017: Creare una filiera integrata locale partendo da varietà cerealicole tradizionali dell’Oltrepò. Nasce l’associazione «Grani di Tradizione dell’Oltrepò»

Ottobre 21
11:00 2017

OLTREPO  – Oltrepo pavese terra altamente vocata non solo per il vino e gli altri prodotti tipici (dal salame, alle mele, ai dolci) ma anche per la produzione di “grano” di eccelsa qualità coltivato nei suoi campi.

Una vocazione ben nota a chi queste terre le abita, le vie… le coltiva, e che per questo ha portato alla nascita di un’associazione che, proprio a partire dalla coltivazione del grano (di varietà per lo più tradizionali), allargandosi a raggiera, punta a promuovere, creare e tutelare una filiera capace di mettere insieme dagli agricoltori, ai mugnai, ai panificatori, ai pastai, fino ad arrivare ai consumatori, tutti strettamente legati al territorio dell’Oltrepò pavese.

L’associazione si chiama «Grani di Tradizione dell’Oltrepò», ha sede nel Centro Polifunzionale del Comune di Montesegale (in Fraz. Case del Molino n. 20), ed è stata fondata da tre amici amanti della terra e del loro Oltrepo, PaoloSantinello, MarcoSaccardi e GiorgioBertelegni presidente e titolare dell’omonima azienda agricola di RoccaSusella (ma tutte e tre i fondatori sono del medesimo paese).

“Grani di Tradizione dell’Oltrepò è un’associazione che non ha fini di lucro neanche indiretto ed opera esclusivamente per fini di promozione sociale e ambientale – spiega il presidente -. Ha come scopo svolgere attività di promozione nel pieno rispetto dei principi dell’agricoltura sostenibile biologica, biodinamica o equivalente, della sicurezza alimentare e ambientale.”

Per perseguire i suoi scopi l’Associazione si propone prima di tutto di promuovere, sia la riappropriazione delle varietà cerealicole tradizionali dell’Oltrepò; sia la capacità di gestirne il miglioramento evolutivo e l’adattamento al territorio.

Allo stesso tempo il sodalizio punta a creare una filiera integrata locale delle varietà cerealicole tradizionali dell’Oltrepò che includa, sia la coltivazione, che la molitura a pietra o con tecniche che salvaguardino interamente le qualità specifiche dei cereali; che la panificazione con lievito naturale (“anche favorendo la creazione o il ripristino di mulini e di forni”, spiegano i fondatori), fino ad arrivare al consumo da parte dei clienti finali, nel frattempo resi consapevoli di ciò che tutto questo significhi in termini di genuinità e vicinanza alla terra in cui vivono o si trovano, qualora vengano da fuori (“Puntiamo a informare, stimolare, educare i consumatori dando loro gli strumenti per scegliere consapevolmente, apprezzare e far conoscere a loro volta i prodotti della filiera”, precisano i fondatori) .

“Fra gli obiettivi che vorremmo realizzare con l’associazione – spiegano ancora i fondatori -, ci sono disciplinari e protocolli delle singole fasi della filiera (coltivazione e raccolta, stoccaggio e conservazione, prima trasformazione e molitura, seconda trasformazione e panificazione); e la formazione di produttori Associati capaci di utilizzare le più aggiornate metodologie di produzione e promozione concordate e specificate nei disciplinari di produzione. Così come puntiamo anche a realizzare e gestire un marchio e un sistema di tutela e di qualità della filera integrata dei prodotti da cereali di varietà tradizionali dell’Oltrepò, redigendo anche un regolamento disciplinare per la gestione del marchio e del sistema di tutela”.

Progetto ambizioso e articolato quello dei «Grani di Tradizione dell’Oltrepò», che, per il raggiungimento degli scopi sociali, punta, ad avvalersi della collaborazione con gli Enti locali; a stabilire relazioni, contatti e scambi con le altre associazioni, agricoltori, centri di ricerca, imprese; nonché a organizzare attività di informazione e sensibilizzazione, inclusa l’organizzazione o la

partecipazione di incontri di studio o di lavoro, convegni e conferenze, attività didattiche e formative.

Ed è in quest’ottica che il sodalizio a fine mese (il 29 ottobre) parteciperà ad una manifestazione che Slow Food Oltrepo terrà a Rivanazzano proprio sul tema delle colture della tradizione. Inoltre proprio su questo progetto l’associazione ha attivato una collaborazione con l’istituto agrario Gallini di Voghera per lo svolgimento dell’alternanza scuola-lavoro di 25studenti.

Al momento gli agricoltori coinvolti nei «Grani di Tradizione dell’Oltrepò» sono 13. Mentre gli ettari totali coltivati con le varietà e le metodologie stabilite dal progetto sono 22.

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