VOGHERA 08/07/2017: Carcere. Nuove denunce sulle carenze strutturali e organizzative della struttura di via Prati Nuovi. Preoccupazioni per la morte di un detenuto
VOGHERA – La questione delle condizioni difficili che si vivono nel supercarcere di Voghera tornano d’attualità. A sollevare la problematica sono le ultime visite svolte nella struttura di via Prati Nuovi da parte di politici. Ad aggravare il quadro anche il decesso, avvenuto nella notte tra giovedì e venerdì scorsi, per presunto suicidio, di un collaboratore di giustizia milanese di 41 anni.
A dare notizia della morte il Sappe, il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, secondo cui “L’uomo è morto all’interno della sua cella inalando il gas della bomboletta”.
Il sindacato circa il tragico caso solleva fra l’altro dubbi sulla dinamica dell’accaduto, spiegando che “Non è ancora chiaro se si tratti di suicidio o delle conseguenze di uno “sballo” finito male, gli accertamenti sono in corso”.
Comunque sia, il Sappe coglie l’occasione per denunciare: sia ”la grave situazione penitenziaria, dove i poliziotti penitenziari lavorano sotto organico e ricoprendo più posti di servizio contemporaneamente”; sia “il fatto che il detenuto sia morto inalando il gas dalla bomboletta che tutti i reclusi legittimamente detengono per cucinarsi e riscaldarsi cibi e bevande, come prevede il regolamento penitenziario”.
Circostanza questa che fa dire a Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, che si deve “seriamente riflettere sulle modalità di utilizzo e di possesso di questi oggetti nelle celle.”
Per questi motivi il Sappe chiede l’intervento del Ministro della Giustizia Andrea Orlando per affrontare la questione penitenziaria, in particolare quella di Voghera, dove per il SAPPE, come in altri carceri, accadono “episodi che vengono incomprensibilmente sottovalutati dall’Amministrazione Penitenziaria”. A Voghera, “in particolare – aggiunge il sindacato -, sono stati accorpati più posti di servizio per la mancanza di poliziotti, specie del ruolo Sovrintendenti ed Ispettori, e gli Agenti in servizio non possono neppure fruire di ferie e congedi. Una situazione incredibilmente allarmante!”.
“Il suicidio di un detenuto rappresenta un forte agente stressogeno per il personale di Polizia Penitenziaria e per gli altri detenuti. Per queste ragioni un programma di prevenzione del suicidio e l’organizzazione di un servizio d’intervento efficace sono misure utili non solo per i detenuti ma anche per l’intero istituto dove questi vengono implementati”, conclude Capece.
Come anticipato, al carcere iriense nei giorni scorsi hanno fatto visita alcuni politici. Ieri nella struttura di via Prati Nuovi sono entrati i consiglieri regionali del Pd Giuseppe Villani e Fabio Pizzul e la parlamentare Pd Chiara Scuvera. Qualche giorni prima era entrata la consigliera regionale del Movimento 5 stelle Paola Macchi.
Tutti i politici hanno sollevato le gravi problematiche del carcere: dal personale sottodimensionato, con carenza di poliziotti; ai guai strutturali che generano problematiche i igienico-sanitarie; al caldo infernale che si sente durante l’estate; alla carenza di educatori e attività educative, che generano tensioni nei detenuti e possibili atti di violenza di carcerati contro altri carcerati o contro le guardie.
L’onorevole Chiara Scuvera ha annunciato di voler presentare un’interrogazione parlamentare sul caso Voghera.
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