STRADELLA 18/05/2017: 70 migranti marciano sul Comune per protestare per le condizioni dell’accoglienza. Il sindaco: “Sono Basito”. La Cri “Abbiamo gestito tempestivamente la problematica”
STRADELLA – Clamorosa protesta oggi pomeriggio da parte dei migranti ospiti presso il centro di smistamento di Stradella. Una settantina di loro, di varie etnie e provenienze ha letteralmente marciato fino al municipio. Due in particolare gli aspetti contestati dagli immigrati: il cibo (si mangia solo pasta e pizza dicevano) e il pocket money mensile (vale a dire il bonus per le
piccole spese quotidiane dato ai rifugiati e ai richiedenti asilo politico).
I migranti, pur in maniera pacifica hanno presidiato il municipio per circa due ore. A Vigilare i carabinieri della locale Compagnia.
La protesta si è conclusa quando ai migranti è stato assicurato loro un incontro in Prefettura nella giornata di domani.
Il sindaco Piergiorgio Maggi, in una intervista a Telepavia (da cui è tratta la foto),, s’è detto “basito” per questa protesta (scaturita all’improvviso dopo che pochi giorni fa un sopralluogo dell’Unhcr aveva stabilito che al centro tutto andava bene), chiedendosi anche cosa sia accaduto dal momento di quella visita alla protesta di oggi.
La croce rossa, che gestisce l’Hub di Stradella, ha emanato un comunicato.
“Abbiamo gestito tempestivamente la problematica, riportando la situazione alla normalità. Personalmente – dice Gian Luca Vicini, Direttore dei Centri Profughi per la Cri di Pavia – ci siamo impegnati ad ascoltare le richieste di chi ha aderito alla protesta, per quanto tenga a ribadire che tutte le attività svolte nell’Hub di Stradella, comprese quelle relative alla mensa e all’erogazione del pocket money, seguono il dettato normativo nazionale e le indicazioni della Prefettura. Voglio ringraziare per il supporto – conclude Vicini – l’associazione di mediazione che opera in sinergia con la Croce Rossa il Sindaco e la Prefettura oltre che le forze dell’ordine: è anche grazie a loro se le tensioni si sono stemperate rapidamente”.
Quella di oggi a Stradella è solo l’ultima protesta da parte dei migranti per le condizioni non gradite in cui vivrebbero nei centri di accoglienza italiani. Altre proteste erano avvenute, fra l’altro, a Robbio, Candia Lomellina, Bressana Bottarone, Vigevano.
QUALI I RISCHI PER LA POPOLAZIONE PER FATTI COME QUESTI?
In tutti i casi simili a quello di oggi a Stradella, si è sempre tratto di proteste svolte “in massa” e con occupazioni di spazi pubblici (strade, uffici pubblici, stazioni). Tutte proteste svolte in modo pacifico ma attraverso “occupazioni” oggettivamente avvenute (tutte) in modo “improvviso” e con l'”imposizione” da parte dei migrati della loro presenza nei luoghi scelti per la dimostrazione… con tutto ciò che questo può comportare in termini di rischi per l’ordine pubblico.
Finora tutto è andato tutto bene. Resta però da capire cosa potrebbe succedere nell’ipotesi in cui le richieste fatte da queste persone non venissero esaudite, oppure qualora non si riuscisse a gestire tempestivamente l’emergenza.
Quali, nel caso, i rischi per le città che li ospitano? Quali, nel caso, i rischi per la popolazione che vive loro accanto?
Tutti quesiti che per ora le Autorità non sembrano essersi poste. Quesiti, domande… timori, cui le autorità invece dovrebbero dare, al più presto, una risposta.
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