SANTA MARIA DELLA VERSA 21/03/2017: In paese la base per l’approvvigionamento della droga venduta da un gruppo criminale nei bar di Vigevano
SANTA MARIA DELLA VERSA – Le indagini dei Carabinieri di Vigevano, che nel mese di luglio 2016 avevano disarticolato un’associazione per delinquere finalizzata al traffico di armi e dedita anche alla commissione di gravi delitti quali estorsioni, rapine, incendi, danneggiamenti mediante esplosioni di armi da fuoco ed ordigni artigianali sono proseguite in relazione ai traffici illeciti di sostanze stupefacenti portando all’arresto di 18 soggetti resisi responsabili di spaccio di sostanze stupefacenti (per un totale, sommando le due fasi dell’operazione, di 65 arrestati e quasi 90 denunciati in stato di libertà).
Questa parte di attività investigativa è stata denominata “coffe time” in quanto nel linguaggio allusivo intercorso tra gli spacciatori e i loro clienti spesso per fissare l’appuntamento per gli acquisti di droga dicevano frasi del tipo: “…il tempo di un caffè”, ci vediamo tra dieci minuti per il caffè” ecc…, dove i minuti indicavano il numero di grammi di cocaina richiesti.
Fulcro dello spaccio in città era zona Piazza Mercato ed in particolare un pub ivi ubicato, frequentatissimo, ma anche altri due bar del centro e l’esterno di almeno due pizzerie.
Il giro di spaccio emerso, era di cinque chilogrammi di marijuana a settimana e di circa due chilogrammi di cocaina al mese.
L’indagine ha interessato non solo la città ma anche altri comuni limitrofi, in particolare Gambolò, Mortara e Garlasco e molti locali presenti in questi centri, a testimonianza della capillarità della rete gestita dai soggetti indagati, centinaia di acquirenti già noti consumatori di stupefacenti emersi nel corso di pregresse attività di indagine.
Il gruppo criminale che controllava lo spaccio della cocaina e marijuana in città era composto da circa 40 soggetti tra fornitori, organizzatori, spacciatori all’ingrosso e “cavallini” per lo spaccio al dettaglio.
Due invece i canali di rifornimento principali, uno a Santa Maria la Versa (PV) capeggiato da un cittadino albanese, all’apparenza imprenditore edile, ma di fatto ben inserito nel mondo del narcotraffico, l’altro nel novarese, ad opera di un socio in un’impresa di famiglia, di onoranze funebri.
Molteplici gli espedienti utilizzati dai componenti del gruppo criminale, per il trasporto “sicuro” della sostanza stupefacente e per la consegna ai clienti, sottofondi nella auto, nascondigli presso abitazioni di terzi non a loro riconducibili, magazzini in affitto o intesti a “teste di ponte”, garage condominiali non riconducibili all’abitazione eventualmente occupata, addirittura bottiglie di bevande, modificate artigianalmente per l’occultamento delle dosi di stupefacente che venivano sistemate all’interno delle cassette di bibite dei bar coinvolti.
Commenti