VOGHERA 01/02/2017: Dipendenti ancora assediati dal vandalo dell’ospedale. Continuano i raid del ragazzo che staziona del nosocomio provocando danni e mettendo paura ai lavoratori
VOGHERA – I dipendenti dell’ospedale di Voghera ancora sotto assedio da parte del soggetto che passa le giornate all’interno del nosocomio arrecando danni alle strutture, infastidendo e terrorizzando chi ci lavora.
Come avevamo già scritto in altro articolo (vedi link sotto), si tratta di un 28enne vogherese con una storia difficile alle spalle, e con grossi problemi comportamentali che lo fanno passare da momenti di relativa calma a momenti di ira incontrollata, durante i quali distrugge ogni cosa gli capiti a tiro. Il ragazzo a ciò aggiunte spiccati tratti di autolesionismo, che rischiano di avere anche conseguenze per chi gli sta vicino.
L’ultimo episodio di questo tipo domenica scorsa, giorno di elezioni.
“Girava per i corridoi chiedendo soldi e mostrando le braccia insanguinate e piene di tagli – racconta un dipendente -. Tagli che, come già accaduto molte altre volte, quasi certamente si era procurato da solo.”
“Questo fatto del sangue è talmente ricorrente che molti di noi cominciano a temere per il contagio da possibili malattie – dice un altro -. Tanto più che negli ultimi tempi le sue condizioni sembrano essere peggiorate. L’impressione è che prenda di mira chi si rifiuta di dargli gli spiccioli che ossessivamente chiede.”
Il riferimento è ad uno degli ultimi episodi di violenza (vedi link sotto): quello che ha visto danneggiate diverse auto dei dipendenti parcheggiato dentro al nosocomio. “E vero che al momento non ha aggredito nessuno – dice ancora un dipendente – ma con quello che è già stato capace di fare nessuno può assicurarci che prima o poi non succeda anche questo. E comunque per noi non è facile lavorare in queste condizioni.”
Nel timore e nella preoccupata attesa che altro possa succedere, intanto, questa mattina i bagni nei pressi della cappella dell’Ospedale si presentavano come si vede nella foto: porta sfondata e sangue dappertutto.
“Nessuno può provare che sia stato lui a fare quel macello, anzi, lui ha negato di essere il responsabile – spiega un altro dipendente -. Però fino ad ora è stata questa persona ad aver compiuto gesti simili. Ed è sempre questa persona a frequentare in modo costante e senza titolo questi luoghi.”
I dipendenti di fronte a fatti simili e con questa cadenza sono disorientati.
“Non sappiamo più cosa pensare – dicono -. E ancora di più non sappiamo cosa fare: noi almeno, non abbiamo la possibilità di agire. La speranza è che chi ha il potere intervenga per allontanare da un luogo pubblico chi si comporta così, e se è il caso per farlo curare.”
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