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VOGHERA – “La competenza in questo caso è della provincia. A prescindere da questo, e da quanto prevede la legge, però, Regione Lombardia, come fatto in altri casi, ci sarà e sarà a fianco dei cittadini rispetto a quella che è una situazione, oltre che preoccupante, illegittima sotto ogni punto di vista.”

Sono le parole che questo pomeriggio l’assessore regionale all’Ambiente Claudia Terzi ha pronunciato di fronte al capannone che la ditta Recology di Milano negli anni scorsi ha riempito di rifiuti e poi abbandonato e se stesso. Affermazioni quelle di Terzi fatte a latere della visita svolta in città in appoggio al candidato sindaco Carlo Barbieri.

L’assessore Terzi (in quota Lega Nord), insieme a Barbieri ha incontrato alcuni alcuni i residenti di Medassino e della via in cui sorge il capannone incriminato (presente anche il Comitato spontaneo di Medassino, con Luca Uttini e Silvano Demartini). Alcuni di loro poco prima avevano espresso tutta la loro preoccupazione per la questione ecologica. Roberto Todesco, residente a pochi metri dal capannone, ha spiegato di temere, fra l’altro, anche per la falda. “Tutti i materassi stoccati all’esterno, ad esempio – ha detto -, quando piove s’impregnano, rilasciando del liquido che poi finisce nei tombini.” Oltre a questo, timori sono stati espressi dai residenti circa la qualità dei materiali stoccati: il timore è che nel capannone vi siano rifiuti non regolari.

Tutti elementi questi, importanti e che devono ancora essere verificati attraverso sopralluoghi ed eventuali analisi. “Perchè – come ha detto ancora l’assessore Terzi -. Un conto è lo svuotamento di un capannone pieno di scarti. Un conto è dover fare anche una bonifica”.

“Il principio che muove La Regione è quello del: ‘chi inquina paga’. E in questo caso faremo di tutto per stare vicini agli enti competenti e ai cittadini prima di tutto per fare in modo che ciò si realizzi”, ha concluso l’assessore Terzi.