VOGHERA 04/12/2016: Picchia una donna. Profugo pluri pregiudicato arrestato in stazione dalla polizia. Condannato: è a piede libero
VOGHERA – Picchia selvaggiamente una donna e resiste agli agenti accorsi a salvarla. Per questo motivo la polizia di Voghera venerdì sera ha arrestato un nigeriano di 24 anni. Il giovane, un rifugiato in Italia senza fissa dimora, è stato bloccato in stazione mentre aggrediva una connazionale.
Il fatto è accaduto alle 21.30 circa di fronte a decine di persone, che hanno chiamato le forze dell’ordine. All’arrivo della Volante in piazzale Marconi il 24enne non ha però mostrato cenni di voler smettere di picchiare la donna, e, non contento, s’è rivolto contro gli agenti insultandoli e cercando di aggredire pure loro.
Bloccato con la forza, il profugo è stato arrestato e portato in commissariato.
Il giorno successivo OC è stato processato e condannato dal tribunale di Pavia ad una pena detentiva (non sospesa: quindi da fare in carcere) di un anno. Dopo la sentenza il ragazzo è stato liberato perchè la condanna non è ancora esecutiva.
La vicenda di venerdì ha fatto emergere la storia di questo migrante.
Il 24enne ha sulle spalle una condanna a morte in patria per omicidio. Arriva in Italia nel 2015, dove viene accolto con lo status di “rifugiato”.
Poco dopo viene destinato al pavese, dove viene accolto in una comunità e da dove viene cacciato per comportamento aggressivo. Giunto a Voghera oramai da senza fissa, per 2 volte il migrante viene colto a riempire di botte persone e per 2 volte viene condannato a pene carcerarie (ma sempre con la sospensione della pena).
Venerdì la terza aggressione alla stazione ferroviaria iriense. Questa però è andata in modo un po’ diverso. In presenza delle altre 2 sentenze di patteggiamento per fatti simili, il giudice non concede la sospensione condizionale della pena condannandolo al carcere ‘effettivo’.
Una pena (per un totale di 2 anni e 10 mesi) che sconterà quando la condanna di sabato diverrà effettiva e sempre se nel frattempo non avrà fatto perdere le proprie tracce.
L’unica cosa abbastanza certa è che il nigeriano (che ha l’obbligo di dimora nella città iriense) non dovrebbe lasciare l”Italia. Il nostro Stato infatti, per legge, tutela e soprattutto non estrada persone che nel Paese di origine rischiano la pena capitale.
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