STRADELLA 13/12/2016: Ospedale. Annunciata la nascita all’Arnaboldi del Presst. “Giallo” sulla chiusura del “punto nascita”. L’assessore regionale in un comunicato: “Proroga non concessa. Insisterò con il Ministero”
STRADELLA – L’ospedale di Stradella perderà il punto nascita all’interno dell’ospedale.
Lo ha comunicato oggi l’assessore al Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera, all’ospedale di Stradella, a margine della conferenza organizzata per presentare il progetto riguardante il nuovo Presst (Presidio socio sanitario territoriale) di Broni-Stradella.
“Devo comunicare che la deroga che avevamo chiesto per il punto nascita di Stradella purtroppo non è stata accolta”, spiega Gallera in un comunicato della Regione.
Nel comunicato si legge anche che “la decisione relativa alla chiusura del punto nascita di Stradella”, “arriva – sono parole di Gallera – in seguito all’applicazione della legge nazionale che ha imposto la chiusura dei punti nascita che non raggiungono il limite di 500 parti all’anno.”
“Considerato però che da comunicazioni dell’Asst, l’ospedale di Stradella potrebbe raggiungere un numero di parti molto vicino ai 500 – ha aggiunto Gallera – è mia intenzione chiedere un ripensamento al Ministero.”
La notizia ha dato vita ad un giallo. Perchè nel pomeriggio di ieri, durante la vista all’ospedale di Broni Stradella, l’assessore regionale avrebbe escluso la chiusura del reparto nascite dell’ospedale. In serata invece è arrivato il comunicato di cui sopra, in cui si annuncia la chiusura.
Sulla chiusure del punto nascita di Stradella l’Asst di Pavia si riserva di commentare. “Al momento di notizie ufficiali in merito a tale chiusura non ne abbiamo ricevute. Per cui riteniamo che, se così è, la Regione e il Ministero a breve ce lo comunicheranno.” Dura invece la reazione del sindaco Piergiorgio Maggi (vedi altro articolo).
L’assessore regionale come detto in apertura era presente però a Stradella per annunciare l’avvio in città di un importante progetto per la collettività: la nascita del Presst.
“Integrare i servizi – ha spiegato l’assessore – e fornire ai malati cronici e più fragili, quelli cioè ai quali maggiormente si rivolge la nostra riforma sanitaria, un unico luogo a cui rivolgersi per la presa in carico e la cura è l’obiettivo che vogliamo raggiungere in tutto il territorio regionale. Vogliamo che i nostri pazienti non siano costretti a peregrinare da una parte all’altra della città e mi pare che il progetto da voi presentato vada proprio in questa direzione”.
Al momento i servizi che si trovano distribuiti su tutto il territorio cittadino, e che poi saranno erogati nel Presst di Broni-Pavia, sono quelli di: Cardiologia, Dermatologia, Diabetologia, Fisiatria, Geriatria, Neurologia, Oculistica, Odontoiatria, Ostetricia e Ginecologia, Otorinolaringoiatria, Pneumologia; ambulatorio vaccinale e certificazioni medico legale, quello infermieristico per ausili e protesi e presenza in sede di una medicina generale di gruppo.
Tra gli obiettivi del nuovo Presst ci sarà anche un Punto di presa in carico mesotelioma che fa parte di un progetto Ats-Asst di Pavia e Policlinico San Matteo.
Al termine della conferenza l’assessore ha inaugurato anche il nuovo reparto di riabilitazione geriatrica dell’ospedale di Stradella.
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