GARLASCO 23/12/2016: Omicidio di Chiara Poggi. La Procura ha riaperto le investigazioni ed ha già iscritto una persona nel registro degli indagati
GARLASCO – Il colpo di scena dell’altro giorno dei difensori di Alberto Stasi (condannato a 16 anni e tutt’ora in galera) ha avuto un primo effetto.
La Procura di Pavia ha aperto una nuova inchiesta sull’omicidio di Chiara Poggi, la ragazza trovata morta il 13 agosto del 2007 (dal fidanzato Alberto Stasi) all’interno della sua abitazione di Garlasco.
La Procura ha anche già iscritto nel registro degli indagati una persona (della quale vogheranews.it non rivela l’identità per ovvi motivi di privacy).
Si tratterebbe di un amico intimo del fratello della studentessa. Secondo la difesa di Stasi sarebbe infatti il suo il Dna trovato sotto le unghie della ragazza: un Dna quello di Chiara che era già stato analizzato nei vari processi succedutesi ma che non era mai stato attribuito a nessuno, nemmeno ad Alberto Stasi.
La difesa del ragazzo, che non si è mai arresa alla condanna, ha preso quel Dna e lo ha comparato (ricorrendo ad un nuovo genetista) con quello prelevato di nascosto ad un soggetto di Garlasco sospettato dalla medesima difesa di essere coinvolto nel delitto.
Dna che secondo gli avvocati della difesa sarebbe perfettamente sovrapponibile a quello dell’amico del fratello della vittima.
L’odierno neoindagato, al tempo dei processi era stato sentito dai carabinieri come possibile sospetto. Poi però era uscito dall’indagine
Ora che sono state riaperte, le indagini potrebbero portare alla revisione del lungo e travagliato procedimento penale che ha portato in carcere Alberto Stasi.
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