VOGHERA 11/11/2016: Posto a rischio per 40 vogheresi dell’oleificio di Inveruno. Barbieri chiama il sindaco
VOGHERA – Il Consiglio regionale ha approvato una mozione in cui chiede che la “Deoleo non smantelli il sito di Inveruno” e che il famoso marchio dell’olio Carapelli “rappresenti un prodotto italiano”.
La vertenza della Carapelli, al centro dei lavori della Commissione Attività produttive, presieduta da Pietro Foroni (Lega Nord), riguarda molto da vicino anche la realtà di Voghera, perchè è da qui che provengono 40 dei 136 lavoratori dello stabilimento di Inveruno a rischio licenziamento (98 quelli messi in mobilità dalla ditta spagnola). Quaranta iriensi (15 impiegati, il resto operai) che fino al 2012 erano in forza alla fabbrica con sede in via Amendola, a Voghera.
Il Vice Presidente del Consiglio Fabrizio Cecchetti (Lega Nord), Dario Violi (M5S) e Daniela Mainini (Patto Civico) hanno espresso preoccupazione per un’operazione che rischia progressivamente di trasformarsi in delocalizzazione, creando nell’Alto Milanese (ma non solo come si vede per i vogheresi) una ferita nel tessuto sociale ed economico, oltre all’eventuale riconversione del sito produttivo.
Da parte dei lavoratori la richiesta è quella di ritirare i licenziamenti a fronte della produttività e modernità dello stabilimento. “Da soli siamo in grado di assorbire i volumi di produzione di tutto il gruppo – hanno detto i sindacati in audizione – Se non credono nella possibilità che Inveruno partecipi al rilancio del marchio, cedano ad altri lo stabilimento”.
Della vicenda nei giorni scorsi si è occupato anche Carlo Barbieri. “Ho telefonato al sindaco di Inveruno, Sara Bettinelli, raccontandole quanto avevo fatto da sindaco per tutelare il futuro dei lavoratori, in occasione della chiusura dello stabilimento di Voghera e ci siamo trovati tutti insieme per difendere i nostri concittadini che rischiano il posto”, ha dichiarato il sindaco sospeso.
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