VOGHERA 24/10/2016: Ballottaggio. Un colpo di scena fa ri-scoppiare la campagna elettorale. Rinviato a giudizio il sindaco sospeso. Scontro Barbieri-Ghezzi
VOGHERA – La campagna elettorale per la conquista della poltrona più alta della città di Voghera (seguita al commissariamento del Comune per effetto del verdetto del Tar, che ha stabilito di rifare il ballottaggio del 2015 dopo il ricorso del candidato del Pd Pied Ezio Ghezzi) torna ad infiammarsi dopo alcuni mesi di relativa calma.
Lo fa sull’onda di un autentico colpo di scena arrivato pochi giorni fa: il rinvio giudizio del sindaco sospeso Carlo Barbieri (insieme al commercialista vogherese Guido Marchese) nell’ambito di un’inchiesta nata a Napoli.
Ricordiamo che Barbieri e Marchese sono accusati d’aver pagato denaro (100 mila euro) a Marco Milanese, ex deputato del Pdl ed ex consigliere del ministro Tremonti, al fine di ottenere cariche all’interno di grosse società nazionali. Accuse queste, respinte di vogheresi, che hanno sempre giustificano il passaggio del denaro nell’ambito di una compravendita immobiliare effettuata a Cannes, in Costa Azzurra.
A distanza di anni, dopo che il tribunale di Napoli si era detto non competente, il processo inizia (il 21 dicembre prossimo) a Roma. Pubblico ministero nel procedimento sarà il procuratore Paolo Ielo (ex magistrato di Mani Pulite). Mentre Barbieri sarà difeso da Giuseppe Roccioletti e da Carlo Enrico Paliero.
Al di là delle questioni processuale e del merito delle accuse, come era prevedibile il risvolto giudiziario ha fatto irruzione nella campagna elettorale vogherese.
Il sindaco sospeso alla notizia del rinvio a giudizio ha parlato di clamoroso errore giudiziario e di una vicenda che comunque non ha risvolti politici ma solo privati. Barbieri, che si dice certo della sua assoluzione, critica però profondamente anche la tempistica della notizia dell’avvio del processo a suo carico in prossimità della tornata elettorale, parlando di curiosa coincidenza.
Dall’altra parte l’avversario del Pd attacca dicendo che Barbieri avrebbe dovuto rinunciare alla candidatura e annunciare lui la svolta del nuovo processo, invece di attendere le rivelazioni dei giornali. Pier Ezio Ghezzi a proposito di “coincidenze”, spiega che se Barbieri non avesse perso tempo con i ricorsi, il ballottaggio sarebbe già stato fatto e non si parlerebbe di processi ad orologeria.
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