PAVIA 04/10/2016: Maroni a Vigevano. Aree vaste: Anche se da sola Pavia non sarà Cenerentola.
PAVIA – “Quello dell’ascolto e’ per me un metodo fondamentale, per questo abbiamo avviato il Tavolo della Competitività in molte province, la cui composizione e’ stata definita con molta concretezza, perchè deve funzionare e ha lo scopo di affrontare e risolvere i problemi più importanti”. Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, questo pomeriggio, all’Assemblea generale di Confindustria Pavia sul tema ‘Ascoltare il territorio: sviluppo e’ impresa’, che si e’ svolta a Vigevano, allo stabilimento Moreschi. All’Assemblea ha partecipato anche il sottosegretario di Regione Lombardia Gustavo Cioppa.
PAVIA NON SARA’ CENERENTOLA
“Questo vale soprattutto per Pavia ha proseguito il presidente -, perchè, se, nel passaggio dalle
Province agli Enti di Area Vasta, Lodi confluirà nella Città metropolitana di Milano, Pavia resterebbe sola e sarebbe la più piccola tra le aree vaste, con il rischio di rimanere penalizzata, ma io voglio che Pavia, anche senza Lodi ed eventualmente, Vigevano, non sarà la Cenerentola, anzi: più una realtà è piccola e piu’ merita l’attenzione della Regione Lombardia”.
VIGEVANO-MALPENSA DIPENDE DA CIPE –
“Per le alcune infrastrutture del territorio Pavese e’ una questione di risorse, per altre no – ha aggiunto -: per la Vigevano-Malpensa non è una questione di risorse, ma di burocrazia, che non da noi, ma dal Cipe, il Comitato interministeriale per la Programmazione economica e, quindi, da Palazzo Chigi, che decide quali progetti devono essere approvati. In questo potrebbe essere utile un
coordinamento del territorio, che potrebbe sbloccare questa situazione”.
SERVE UN NUOVO PONTE DELLA BECCA
“Circa il Ponte della Becca – ha proseguito – penso sia complicato sistemare la struttura attuale, ma non va eliminato, perchè e’ un’opera straordinaria, che ha la sua storia, ma ne occorre uno nuovo. Il nuovo ponte non e’ inserito nel Piano della mobilita’ della Regione solo era una questione formale, perchè non c’è ancora stato l’incarico di studiare il progetto, ma il Piano lo consente e puo’ essere
inserito. In ogni caso non si può realizzare il Ponte di Messina prima del nuovo Ponte della Becca. Le risorse ci sono.
La scorsa settimana ho incontrato il sottosegretario De Vincenti, perchà una parte delle risorse del Fondo nazionale di coesione sia destinata anche alla Regione Lombardia e avremo 506 milioni di
euro: 400 saranno destinati alle infrastrutture per cui abbiamo già i progetti, 100 per interventi relativi all’area Expo, i 6 rimanenti possono essere utilizzati per dare l’incarico per la realizzazione del progetto. A breve tornerò a Palazzo Chigi per dire quali sono le nostre priorità è, se il Ponte è così strategico per questo territorio, sarà nell’elenco”.
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