CASTELLETTO 23/09/2016: Protesta dei profughi. Il sindaco contro la Prefettura e il Ministero. “Vorrei che venissero qui, a vedere, il Prefetto e Alfano”
CASTELLETTO – Messo di fronte al blocco del traffico di questa mattina lungo la Sp35 all’altezza della rotondona di Bressana e alle lamentele dei migranti, il sindaco di Castelletto di Branduzzo (nel cui territorio, al confine con Bressana, ricade l’Hotel in cui sono ricoverati circa 90 migranti) non può che allargare le braccia e protestare anche lui.
“Quando in estate ho chiesto ‘quanti ne arrivano di profughi’, la Prefettura mi ha detto che io non mi dovevo occupare della faccenda – dichiara Antonio Lo Verso –. Così come mi ha detto che io non mi dovevo preoccupare. Ma stiamo scherzando. Queste persone sono sul mio territorio è io non mi devo preoccupare?
Comunque, quello che sta succedendo era prevedibile – prosegue il primo cittadino -. Tanto vero che io volevo tutta la documentazione relativa a queste persone. Ma, ripeto, mi è stato detto che non mi dovevo preoccupare. Peccato che i problemi oggi siano solo i miei… e qui né il prefetto, nè un dirigente della prefettura, né il ministro si sono visti . Cosa che mi fa terribilmente arrabbiare: perché stiamo giocando con la pelle delle persone.
Sono stato anche accusato di razzismo perchè non volevo farne arrivare troppi – aggiunge Lo Verso -. Quando invece mi preoccupavo solo di come sarebbero stati gestiti questi ragazzi.
Capisco anche che la Prefettura prende ordini dal Ministero degli Interni – attacca ancora Lo Verso -, per questo vorrei qui Alfano: per fargli vedere ciò che succede. Il fatto è che qui il ministro non viene. E non viene perché è così in tutta Italia, perché questa è la normalità e perchè per loro tutto poi si sistema. Ma le cose qui non si sistemano: i profughi continuano ad arrivare da tutte le parti”.
Il sindaco prosegue nella protesta e dichiara ancora tuta la sua impotenza
“Noi sindaci in tutto questo non possiamo farci nulla. La gente lo deve sapere. Deve sapere che il sindaco di Castelletto non sapeva nulla dell’arrivo dei profughi e che ne è venuto a conoscenza da una abitate del posto perché aveva visto entrare nell’Hotel delle persone di colore.
In quel momento il sindaco si è mosso per sapere come stavano le cose. Ma la prefettura gli ha detto di non preoccuparsi. Adesso però che il problema c’è, dov’è la prefettura? Capisco, ripeto, che il prefetto riceve degli ordini e deve eseguirli ma io ho dei doveri verso la mia cittadinanza, e anche, a livello umanitario, verso questa gente”.
Il sindaco rivela anche che il Comune ha “ricevuto la richiesta di dare la residenza ad alcuni dei profughi per fargli avere l’assistenza sanitaria. “Ma a me su questo – sottolinea – non è stato detto niente da nessuno: né se sia giusto farlo o meno, né se vada fatto oppure no”.
Sulle problematicità del tipo di accoglienza data ai migranti sul suo territorio, il sindaco, prima del fatto di oggi, non segnala emergenze, se non che, qualche volta, questi ragazzi erano stati visti in giro un po’ allo sbando.
Lo Verso racconta anche di quando “il messo comunale ha visto un cassonetto aperto, è andato per chiuderlo e ci ha trovato dentro un migrante che cercava tra i rifiuti”. E ancora ricorda di quando gli hanno riferito di “migranti che andavano a cercare vestiti negli appositi cassonetti della roba usata”.
“Oltretutto, quando si accolgono persone in certi luoghi e in certe condizioni – conclude il sindaco – vanno date delle regole ber precise. Naturalmente per far rispettare agli altri le regole, dobbiamo essere per primi noi a rispettarle: accogliendoli come si deve e dando loro la corretta assistenza, cosa che non mi sembra stia avvenendo”.
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