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VOGHERA 30/08/2016: Nubifragio. Dopo 12 ore ancora molti allagamenti. Cittadini esasperati chiedono un migliore coordinamento degli interventi da parte del Comune. E sono in molti ad invocare l’intervento del Commissario

Agosto 30
17:30 2016

VOGHERA – La pioggia che copiosa stanotte si è riversata sulla città per circa 3 ore, da nubifragio si sta trasformando in una piaga per la città.

A 10-12 ore dalla pioggia Voghera risulta ancora isolata dall’esterno a causa della intransitabilità di quasi tutti i sottopassi.

Per andare da una parte all’altra della città occorre servirsi della tangenziale. Inoltre ai disagi per la pioggia si sommano problematiche nella viabilità interna, come quelle in via Matteotti, che rallentano il traffico facendolop ulteriormente impazzire (è di questi minuti, ore 16.30m la notizia che anche il tratto di via Emilia fra il rondò Quarleri e via Mentana, è bloccato… sembra per i lavori di ripristino dei danni provocati dall’esondazione dell’acqua dai tombini in zona Avis, VEDI FOTO).

Una situazione quella venutasi a creare che non poteva tenere lontane ancora per molto lamentele e polemiche.

Come accade spesso in frangenti simili a farsi sentire per prima è la frazione Medassino, che questa volta fa da portavoce dell’intera città.

A Parlare come spesso capita è il Comitato spontaneo.

A 12 ore dal temporale, il principale sottopasso della città è ancora pieno, come sono pieni d’acqua tutti gli altri presenti in città – dice Luca Uttini, esponente di punta del sodalizio -. La gestione dell’emergenza si sta rivelando vergognosa, non è possibile che dopo così tanto tempo la gente sia costretta ad usare la tangenziale per andare da una parte all’altra della città. E non è di sollievo notare come questa volta anche il centro città sia stato pesantemente colpito, come per altro io e altri anni fa avevamo preventivato, vista la condizione della fognatura e del Cavo Lagozzo…  è paradossale ma siamo quasi costretti a dire: fortuna che esiste la rotatoria di via Nenni dove il cavo Lagozzo si sfoga, altrimenti l’intero centro città sarebbe già sommerso”.

“Vorrei sapere chi sta coordinando l’emergenza e cosa sta facendo il Comune – aggiunge arrabbiatissimo Uttini -. A guardare in giro si vede solo la polizia locale che fa quello che può e che va ringraziata. Per far liberare il sottopasso Lomellina sono stato io insieme ad altri cittadini a chiamare poco fa (erano le 16 circa) i nostri vigili del fuoco. Quanto alla protezione civile non sembra adeguatamente attrezzata viste le condizioni di tutti i sottopassi”. “A questo punto viene da chiedersi dove siano il Commissario o il vice commissario ”, conclude Uttini.

Sul caso comincia a farsi sentire anche la politica, che in un modo o nell’altro chiama anch’essa in causa il Commissario.

“Per tentare di arginare queste situazioni domestiche assurde – scrive l’assessore sospeso Marina Azzaretti, relativamente alle abitazioni allagate – l’unica cosa da fare è la manutenzione ordinaria dei tombini. Non so se la nostra amministrazione Commissariale ci abbia pensato in questi mesi di richiederla, ma era una delle azioni su cui intendevo insistere”.

“Sui sottopassi sono criticità diverse – aggiunte Azzaretti -. Ma ️non è possibile avere la casa allagata per un temporale. Spero che il Commissario chieda alla sua Presidente di Asm di fare monitorare i tombini e farli sgorgare dove serve”.

Evoca il Commissario (e il vice) anche il Pd, i cui consiglieri del Partito Democratico, della Lista Civica “Ghezzi Sindaco”, e il Candidato Sindaco Pier Ezio Ghezzi, “richiedono un incontro urgente al fine di ricevere informazioni sui provvedimenti che l’Amministrazione, direttamente attraverso l’intervento di ASM, o tramite Pavia Acque, intende assumere per eliminare le carenze strutturali degli impianti del ciclo idrico integrato e del depuratore cittadino”.

“Da anni – aggiunge il Pd – la città sopporta disagi che ne condizionano il funzionamento ed è sottoposta, in caso di pioggia, a condizioni critiche con frequenza sempre più elevata che creano danni a decine (se non centinaia) di famiglie”.

“E ancora. “Si stanno creando, di fatto, le condizioni per uno stato di cronicità dei disagi non ammissibile in un contesto civile. In particolare risulta molto grave lo stato venutosi a creare nella frazione di Medassino che ha dato vita ad un “comitato di difesa”.

“Riconosciamo che l’attuale amministrazione deve affrontare uno condizione di crisi già esistente ma le condizioni di urgenza sono indifferibili”, conclude il Pd.

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