RETORBIDO 17/08/2016: Forestale alla ex Valdata. Sequestrata una zona che ospita rifiuti industriali. Il sindaco “Attività forse legata ad un nostro esposto in Procura per mancata bonifica”. La ditta conferma ma dice: sequestrata un’area molto piccola
RETORBIDO – “Se ci sono zone da bonificare è giusto che vengano bonificate. Se questo lavoro non lo fa la ex Valdata è giusto che qualcuno la obblighi a farlo”. Sono queste le prime parole del sindaco di Retorbido Isabella Cebrelli alla notizia del sequestro fatto dalla Forestale all’interno della ex Valdata di Retorbido, l’area industriale nella quale è stata progettata, e per la quale è in atto un iter di valutazione da parte della Regione, un’attività di recupere di pneumatici usati con la metodologia della Pirolisi.
Aggiunge il sindaco. “Dell’attività svolta gli ultimi giorni alla Valdata non abbiamo conoscenza precisa poiché tutto è secretato. Crediamo però che il sequestro sia conseguenza della nostra denuncia alla Procura della Repubblica di Pavia fatta nei confronti della ex Valdata per non aver ottemperato ad una nostra ordinanza che chiedeva di bonificare l’area”.
La vicenda risale a otto anni fa. Vicenda che viene riassunta dal sindaco.
“La Provincia di Pavia nel 2008 aveva emanato un’ordinanza nei confronti della Valdata affinché presentasse un piano di smaltimento rifiuti in merito a del materiale argilloso e a delle polveri accatastate all’interno della sua ditta nel comune di Retorbido. La Valdata aveva fatto ricorso al Tar, ricorso che nel 2015 era stato respinto dal Tribunale amministrativo”.
Prosegue Cefrelli. “Dopo la decisione del Tar il Comune ha emesso un nuova ordinanza, nel dicembre 2015, nella quale chiedeva ancora una volta alla Valdata di presentare il piano di quantificazione e smaltimento dei rifiuti. Dopo di che, all’ennesima non risposta della ditta – prosegue il sindaco -, il Comune nell’aprile del 2016 ha scritto alla procura della Repubblica. L’attività svolta nei giorni scorsi e che ha previsto il sequestro, dunque – precisa Cebrelli -, potrebbe essere legata a quella nostra comunicazione alla Procura. La nostra speranza – aggiunge ancora – è che tutto finisca come deve definire: e cioè che ci sono dei rifiuti da bonificare vengano bonificati e che chi è responsabile venga obbligato a svolgere il lavoro”.
Per quanto riguarda invece la Pirolisi, per la quale la Regione entro settembre deve dare una risposta, il sindaco afferma: “Quanto accaduto negli ultimi giorni rappresenta un motivo in più per dire che l’impianto non deve essere fatto in quell’area. Con la speranza anche che la Regione ne tenga conto durante la valutazione”.
Intanto questa mattina l’area dove dovrebbe sorgere l’impianto di smaltimento di pneumatici usati da parte della Energetica Tire di Milano era regolarmente aperta per lo svolgimento dell’attività economica tutt’ora in corso da parte della ditta Larges, divisione di Laterlite Spa che si occupa di Argilla Espansa.
I titolari presenti al nostro arrivo hanno confermato il sequestro effettuato nei giorni scorsi dalla Forestale. Ma hanno anche spiegato che si tratta del sequestro di una piccola area posta nella parte più interna dello stabilimento, un’area della dimensione di circa “40 metri per 40”.
Commenti