OLTREPO 14/08/2016: Al via fra pochi giorni in Oltrepò Pavese la Vendemmia sui 13.500 ettari di vigneti
OLTREPO – Vendemmia al via fra pochi giorni in Oltrepò Pavese: 13.500 ettari a vigneto, patria del Pinot nero Metodo Classico italiano dal 1865 e primo terroir viticolo di Lombardia. Saranno impegnate 1700 aziende e un totale di circa 8mila addetti tra imprenditori agricoli, agronomi, enologi, consulenti, operatori addetti alla raccolta e dipendenti delle cantine.
Sulle colline oltrepadane i vitigni più rappresentativi sono: Croatina, Barbera, Pinot nero, Riesling e Moscato. Il presidente del Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese, Michele Rossetti, enologo della scuola di Alba, preannuncia che sarà una campagna vendemmiale qualitativa con rese in linea o leggermente inferiori sul 2015. “Fra pochi giorni –annuncia Rossetti – inizieremo la raccolta delle basi spumante per l’Oltrepò Pavese Metodo Classico DOCG. L’annata è contraddistinta da un’eccezionale salubrità delle uve e un andamento climatico nel complesso positivo. Dai primi campionamenti si prevede, sulla carta e sulla base delle analisi, un’annata molto buona. Le uve denotano buone acidità e buon grado zuccherino. In merito alle rese una prima stima lascia supporre quantità in linea con quelle dello scorso anno o in leggero calo”. In sintesi per le uve da Metodo Classico il quadro del Consorzio è positivo per l’Oltrepò Pavese: “Si prevede una vendemmia eccellente per nostre basi spumante”, riassume Rossetti. In merito alle uve bianche, il presidente chiarisce: “Gli ultimi giorni si sono contraddistinti per un’escursione termica tra giorno e notte particolarmente accentuata, foriera di una differenziazione degli aromi delle uve bianche che ci daranno vini particolarmente profumati”. L’ultima vendemmia in Oltrepò sarà quella delle uve rosse: “Qui è prematuro fare delle previsioni su base scientifica – spiega Rossetti -, ma al momento i grappoli si presentano sani e hanno beneficiato di un andamento climatico favorevole. Siamo in attesa dei primi dati che ci diranno cosa ci dovremo aspettare”.
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