VOGHERA 23/06/2016: Pirati della strada in città. Investigazioni tradizionali e nuove tecnologie consentono di individuare i responsabili dei sinistri che scappano. Nelle ultime settimane rintracciato quasi il 100% dei fuggiaschi
VOGHERA – Fare il furbo in caso d’incidente a Voghera non conviene. Stanno infatti diventando sempre più rari i casi in cui chi provoca un sinistro di qualsiasi genere riesce a non farsi identificare. Questo succede grazie all’incrocio fra diversi fattori: la sviluppate attività investigative delle forze di polizia, la collaborazione della popolazione e il contributo dato dalle nuove tecnologie.
Un esempio di questa efficienza arriva dalla polizia locale di Voghera, che negli ultimi 15 giorni ha risolto la quasi totalità degli incidenti in cui chi li aveva provocati non si era fermato a constatare i danni (e in alcuni casi a prestare soccorso a dei feriti).
Un primo caso si era verificato all’intersezione fra Corso XXVII Marzo e via Pietracqua, dove un automobilista aveva centrato un’auto in sosta e si era allontanato. Un secondo era avvenuto alla rotonda di Medassino, dove una vettura, per una mancata precedenza, aveva provocato un sinistro e poi se ne era andata.
Un terzo e un quarto caso erano avvenuti ancora in Corso XXVII Marzo, nei pressi di via Papa Giovanni (con anche danni, seppure lievi, alle persone).
Ebbene, in tutti questi frangenti (un quinto incidente con coinvolto uno straniero, è in via di risoluzione) i vigili sono riusciti a rintracciare i responsabili e a sanzionarli (si tratta di due vogheresi e di due alessandrini, tutti italiani, con età che vanno dai 22 ai 60anni).
Come hanno fatto gli agenti del comando di corso Rosselli a raggiungere risultati così eccellenti? La risposta è, con un’attività investigativa complessa, nella quale si incrociano diversi fattori: come la raccolta di elementi sul luogo del sinistro; la gestione delle testimonianze e infine l’utilizzo delle nuove tecnologie.
A dare una grande mano alla soluzione dei casi sono in particolare le telecamere di ultima generazione, capaci di leggere le targhe. Supportate come sono da potenti software questi sistemi di videosorveglianza sono in grado di risalire ai sospetti anche tramite pochi numeri della targa, il resto lo fanno le elaborazioni e le verifiche svolte “sul campo” dagli agenti.
Come detto, tutti gli automobilisti rintracciati sono stati sanzionati in base ai danni che avevano provocato. Le norme stabiliscono ad esempio che chi non si ferma (dopo aver provocato solo danni alle cose) la sanzione va dai 296 ai 1180 euro. Mentre in caso di danni alle persone, si aggiungono, a seconda della casistica, la sospensione della patente da 1 a 3 anni e la reclusione da 6 mesi a 3 anni.
Ma attenzione anche a chi si ferma senza lasciare le proprie generalità, oppure a chi non cerca di mettere in sicurezza la zona del sinistro. In questo caso si rischia una sanzione dagli 85 ai 338 euro.
Alla luce di tutto ciò la conclusione della polizia è una sola: scappare dopo aver provocato un incidente conviene davvero poco. “Opzione” che diverrà ancora meno conveniente quando entreranno in azione i varchi elettronici in quasi tutti gli accessi della città (leggi link sotto).
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