VOGHERA 08/05/2016: Bancarelle alla Fiera dell’Ascensione. La Polizia locale al lavoro per tutelare gli avventori. Già sanzionata una decina di ambulanti. Bloccati anche metodi di vendita poco ortodossi
VOGHERA – Parallelamente allo svolgimento dalla fera dell’Ascensione (oggi la cerimonia della Sacra Spina, la corte contadina e i paracadutisti al Gallini, affollatissimo insieme all’area motori, e il concerto serale della Banda) ferve nella città iriense l’attività di controllo delle forze dell’ordine – polizia, carabinieri, guardia di finanza e polizia locale – nelle strade in cui la kermesse si svolge. Controlli che fra l’altro si concentrano anche sul corretto svolgimento delle attività degli ambulanti.
In tale ambito, verifiche a tappeto sono state fatte dai Vigili sulle bancarelle disposte tutt’attorno l’ex caserma (zona in cui invece il calo delle presenze è netto).
Attività questa che fino ad ora ha portato a sanzionare una decina di venditori. Per la quasi totalità dei casi si tratta di distributori di bevande e alimenti, rei di aver occupato più spazio di quello che era stato affidato loro dal comune in sede di prenotazione.
Molti dei multati sono finiti nei guai infatti per aver giocato sulla “profondità” delle aree loro assegnate con lo scopo di piazzare ulteriori panche e tavolini.
Alla decina di ambulanti colti sul fatto a violare le dimensioni dell’area di vendita è stata elevata una sanzione di 166.67 euro.
Sempre in tema di spazi di vendita, i vigili stanno svolgendo verifiche su chi occupa spazi non suoi o non consentiti. Risulta così che già diversi venditori di borse e accessori siano stati allontanati da passi carrai e altre zone interdette alla vendita.
In aggiunta a questa attività, gli agenti della polizia locale stanno anche vigilando sulla correttezza dell’attività in vendita in sé.
Compito questo che, grazie alla segnalazione di alcuni avventori, ha portato all’ammonimento (verbale) di un ambulante gastronomico che avrebbe indotto in errore diversi clienti.
Di fatto la “bancarella” applicava prezzi diversi a seconda che il gusto dell’alimento venduto venisse scelto dal cliente (prezzo maggiore) oppure dal venditore stesso (prezzo minore). Gli agenti in questo caso hanno spinto l’ambulante ad abbandonare quel metodo di vendita che (sebbene segnalato con un cartello), come detto, aveva già provocato malumori in diversi clienti.
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