RETORBIDO 21/05/2016: Pirolisi. La Regione a 24 ore dal maxi raduno interviene annunciando per dopodomani un provvedimento che potrebbero bloccare il progetto. Le parole esatte dell’assessore Terzi… e i dubbi dei residenti. Sarà retroattivo?
RETORBIDO – A meno 24 ore dalla grande manifestazione di popolo organizzata a Retorbido per dire no all’impianto di recupero di pneumatici usati attraverso la tecnologia della pirolisi, la Regione interviene per annunciare provvedimenti che potrebbero sancire il no definitivo al progetto. L’assessore regionale Claudia Maria terzi, con un video postato su Facebook, annuncia per lunedì un provvedimento per vietare impianti nella zona interessata dalla pirolisi.
A seguire l’intero intervento dell’assessore.
LA DICHIARAZIONE
Buongiorno, voglio rivolgermi a tutti i cittadini dell’Oltrepo Pavese interessati alla vicenda dell’impianto di trattamento di pneumatici usati di Retorbido. In questi giorni ne sono state dette tante e ritengo giusto fare un punto di chiarezza, mettendoci la faccia come ho sempre fatto. Abbiamo iniziato un anno fa un percorso di confronto con i cittadini e gli amministratori locali. Ci Siamo confrontati in più occasioni e sono state fatte, proprio a seguito di quelle discussioni, delle proposte e ci siamo assunti degli impegni. Ora posso finalmente annunciare che dopo tanti mesi di lavoro che hanno coinvolto la provincia di Pavia e oltre 100 sindaci del territorio, quegli impegni assunti sono tali mantenuti. Lunedì prossimo la giunta regionale su mia proposta approverà un aggiornamento del piano rifiuti che esclude di localizzare lungo lo Saffora di impianti di trattamento di rifiuti.. e il 16 giugno, concordemente con la commissione ambiente del Senato, Regione Lombardia verrà audita dalla commissione medesima proprio sull’impianto di pirolisi di Retorbido. Regione Lombardia ufficialmente con atti amministrativi che aggiornano la sua programmazione ritiene che Retorbido non sia assolutamente il luogo adatto per insediare un impianto di pirolisi.
Ho sempre pensato e affermato che non si può fare impresa contro le comunità locali ma che le regole e la legalità vanno sempre rispettate sopra ogni cosa, soprattutto da parte degli ammaestratori locali e degli ammaestratori della cosa pubblica. Così abbiamo fatto, senza tanto clamore, senza giochi politici e con un lavoro di squadra trasversale, fatto in sordina”.
L’assessore prosegue poi con una notazione di carattere puramente politico, relativa a quanto accaduto due giorni fa: quando l’assemblea ha bocciato l’urgenza utile a discutere una mozione contraria al progetto presentata dalla Lega Nord (partito al quale Terzi appartiene).
“Questa settimana abbiamo perso l’occasione però di ribadire questi elementi nella casa naturale dei Lombardi, in consiglio regionale per meri interessi di bottega e solo ed esclusivamente per segnare il passo e metterci la cosiddetta bandierina politica. Peccato perché era invece l’occasione per sancire l’interesse del territorio sopra quello degli schieramenti politici, condividendo un risultato che sarà determinante per la salvaguardia dell’Oltrepo pavese… allora ve lo dico così, in maniera meno formale ma spero più diretta ed efficace. Grazie a tutti gli amministratori e a tutti cittadini che si sono spesi in questa battaglia e che si impegnano giorno dopo giorno… e quindi, buona domenica, buon lavoro e soprattutto viva l’Oltrepo Pavese”.
LE REAZIONI
Ascoltate le parole dell’assessore Terzi, la reazione dei residenti e del Comitato per il no è di presa d’atto ma anche di scetticismo circa i tempi della dichiarazione… arrivata a meno di ventiquattr’ore dalla maxi manifestazione che ha assunto una valenza nazionale con l’arrivo di ospiti di grande spessore. La domanda però più stringente che gira in Oltrepò circa l’esternazione dell’assessore è se il nuovo procedimento annunciato per lunedì sarà retroattivo e se vi sarà il rischio di un ricorso vincente da parte della società proponente.
LE PAROLE DEL COMITATO PER IL NO: PRIMA I FATTI
A seguire il commento del Comitato per il No. “Bene, quando I FATTI SARANNO FATTI noi risponderemo: bravi, avete fatto il vostro dovere! E a quel punto, quando saremo certi che le carte non saranno impugnabili da IET e sarà evidente l’uscita di scena definitiva di questa proposta scellerata, allora saremo pronti a far festa con tutti coloro che hanno contribuito al successo, di qualsiasi colore sarà la loro parte. La nostra è una guerra che domani vede coinvolti cittadini che chiedono soprattutto CREDIBILITÀ e VERITÀ. E DOMANI SAREMO A RETORBIDO a far sentire la nostra voce e quella dei nostri amici sostenitori”.
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