PAVIA 11/05/2016: WWF e LIPU contro la Sagra della caccia di Bereguardo: “Durante la Festa esposti apparecchi vietati dalla legge durante la caccia”. “Diseducativa la presenza dei falconieri”
PAVIA – Domenica 8 maggio 2016 si è svolta al Castello di Bereguardo la tredicesima edizione della Sagra della Caccia, organizzata dalla Società Cacciatori di Bereguardo, sezione locale della Federcaccia.
Fra gli espositori ce ne era uno dedicato alla vendita dei richiami acustici a funzionamento elettromagnetico. Così come c’erano dei falconieri. La cosa non è passata inosservata agli occhi di WWF e LIPU Pavia che ora in un comunicato protestano.
Il WWF spiega, a proposito degli apparecchi che “l’uso durante la caccia è tassativamente vietato dalla normativa vigente, comportando per il trasgressore una denuncia penale (Legge 157, art. 21, comma 1, lettera r)”.
Il WWF in particolare subito dopo precisa che “La vendita e la detenzione (al di fuori dell’attività di caccia) dei richiami in questione non è vietata”, aggiungendo però che “non ci si può certo nascondere dietro ad un inverosimile utilizzo didattico, per mascherare che il commercio in una sagra della caccia è destinato a promuoverne l’utilizzo illecito”.
“I richiami acustici sono tassativamente vietati – spiega Antonio Delle Monache Coordinatore delle Guardie Giurate WWF Lombardia – come prescrive anche la Direttiva Uccelli dell’Unione Europea. Il loro uso purtroppo è diffusissimo e uno dei più diffusi reati compiuti dai cacciatori e dai bracconieri. Il canto ripetuto emesso dai richiami attrae in modo micidiale gli uccelli selvatici, che vengono così abbattuti in grande numero. Oltretutto i modelli venduti sono chiaramente indicati per la caccia e contengono esclusivamente i canti di uccelli oggetto di caccia e bracconaggio.”
“Ci aspetteremmo dalla Federcaccia più senso di responsabilità” continua Filippo Bamberghi coordinatore Guardie WWF Milano “Nell’ambito di una manifestazione promossa dalla più importante associazione venatoria mai ci saremmo aspettati di vedere esposti i richiami elettroacustici vietati. La vigilanza venatoria, e le Forze di Polizia tutte, impiegano molte energie per cercare di arginare l’uso di questi mezzi micidiali. La Federcaccia da che parte sta?”, si chiede il WWF.
Anche la sezione locale della LIPU interviene con alcune osservazioni alla Sagra di Bereguardo di Ciro Acquaviva Consigliere nazionale Lipu e Delegato Lipu Pavia,c he punta il dito contro la falconeria, rappresentata alla fiera.
“Alla Fiera della caccia di Bereguardo oltre ai richiami elettroacustici vietati durante la caccia, erano presenti anche alcuni rapaci oggetto di falconeria. La Lipu è fortemente contraria a queste manifestazioni in cui i rapaci, costretti alla cattività, sono esibiti in situazioni e contesti del tutto innaturali. Le emozioni suscitate dal fascino di questi uccelli predatori, a nostro avviso, non giustificano in nessun caso il possesso dell’animale e la domesticazione del rapace. Siamo fortemente convinti che si possa scoprire, amare e vivere la natura senza necessariamente possederla, assoggettarla al nostro esclusivo piacere” .
“Questo aspetto da sempre ci pone in contrasto con il mondo della Falconeria. La caccia con i Falconi e i fasti venatori di Federico II, spesso evocati impropriamente, appaiono oggi quanto mai fuori luogo – aggiunge Ciro Acquaviva -. A nostro avviso, è profondamente sbagliato cercare di sensibilizzare le nuove generazioni alla conoscenza e al rispetto della natura tramite la falconeria che era e resta una pratica venatoria. La LIPU intende contrastare questa attività medievale per il suo fine diseducativo nei confronti della gente e, in particolare, dei giovani. Far volare a comando un uccello rapace non è né bello, né divertente – conclude Acquaviva – ma è solo frutto di una medievale concezione di possesso e di controllo dell’uomo sull’animale che la LIPU condanna fermamente.”
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