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MILANO – La battaglia per il no al progetto pirolisi a Retorbido oggi in Regione ha subito una battuta di arresto. Il Consiglio regionale della Lombardia, riunitosi stamani, ha infatti bocciato a maggioranza l’”urgenza” necessaria a votare una mozione, non inserita nell’ordine del giorno della seduta, presentata dalla Lega sulla vicenda dell’impianto di recupero degli pneumatici usati previsto a Retorbido.

L’impasse si è generato durante la votazione avvenuta con voto segreto su richiesta del Movimento 5 Stelle. Una richiesta dietro la quale sembra celarsi una dura lotta fra le forze politiche presenti in consiglio circa la reale volontà degli attori in campo di opporsi al progetto.

Sulla bocciatura di oggi la Lega infatti attacca a testa bassa i 5 stelle.

LE LEGA CONTRO IL M5S

“Sfortunatamente – commenta il leghista Angelo Ciocca, presidente della Commissione Attività Produttive e Lavoro – per motivi di becera visibilità i consiglieri M5S hanno richiesto il voto segreto, ottenendo di far slittare l’approvazione della mozione, danneggiando gli interessi dei cittadini e del territorio e vanificando il forte segnale che intendevamo dare”.

LE ACCUSE DEL PD

Critico con l’accaduto e con tutta l’assemblea Giuseppe Villani, consigliere regionale del Pd e capogruppo in VI Commissione Ambiente, secondo il quale “Il fatto avvenuto oggi in Consiglio regionale è veramente incomprensibile”.

Anche Villani come Ciocca, ma senza fare nomi, intravede poi nella bocciatura delle “manovre” politiche legate alla visibilità.

Per questo, riferendosi alla “grande manifestazione di domenica 22 maggio” afferma: “Non deve essere intaccata da manovre di carattere tattico o da giochetti che servono ad alcuni solo per apparire, specialmente nel territorio pavese dove, a tutti i livelli, c’è bisogno invece di una grande condivisione da parte di tutte le forze che sono realmente contrarie all’impianto e che vogliono bene all’Oltrepo”.

LA RISPOSTA DEL M5S

Alle accuse risponde altrettanto duro il Movimento fondato da Beppe Grillo, che di fatto accusa la Lega di non essere seria nelle sue proposte e di fare una sorta di melina sulla questione.

“Come prevedibile, è stata bocciata l’urgenza della mozione proposta dalla Lega e dunque non verrà discussa nè votata oggi in Consiglio Regionale – dichiara la consigliera Iolanda Nanni -.  In effetti, per la Lega, l’urgenza consisteva solo nel portare un minuscolo trofeo di latta alla manifestazione prevista per domenica 22 maggio”.

“Ebbene, se la Lega intende fare una mozione seria e dimostrare nei fatti la volontà politica di rigettare il progetto – aggiunge Nanni -, potrà ripresentare la mozione alla prima Aula di giugno per gli atti di sindacato ispettivo, ma dovrà riscriverla con tutti I crismi! il M5S si renderà disponibile a sottoscriverla e approvarla solo a condizione che, nel deliberato, sia scritto nero su bianco che la Giunta adotterà tutti gli strumenti a propria disposizione per far rigettare il progetto anche sulla base delle numerose criticità elencate nella mozione e già note da oltre un anno all’Assessorato”.

“Scommettete che così non la fanno? conclude Nanni -. Noi intanto ci vediamo domenica! Sono sicura che la manifestazione darà una bella svegliata a tutta la Giunta che farà bene ad ascoltare il territorio perché la corda, a furia di tirarsi ora rischia davvero di spezzarsi!

LA MOZIONE DELLA LEGA

Al di là delle diatribe politiche e della bocciatura interlocutoria di oggi (che comunque hanno messo in evidenza l’esistenza di un fronte “non” compatto in Regione contro il progetto Pirolisi), sulla mozione presentata, la Lega si dice soddisfatta.

“Con questa mozione abbiamo voluto dire no alla costruzione dell’impianto, richiamando l’attenzione della Giunta sulle criticità che essa comporterebbe – spiega Angelo Ciocca. Innanzitutto l’area potenzialmente interessata alla realizzazione della struttura risulta troppo vicina alle  abitazioni ed alla pista ciclopedonale Greenway. E questo potrebbe causare danni alla salute dei residenti.  Inoltre l’impianto verrebbe ubicato in un corridoio primario della Rete Ecologica Regionale, nelle immediate vicinanze dei torrenti Staffora e Rile, con conseguenze di rischio idrogeologico e ambientale facilmente immaginabili”.

“Altro motivo di contrarietà”, aggiunge il consigliere leghista, “è il fatto che l’impianto appaia incompatibile sia con la vocazione termale del territorio collocato tra Rivanazzano e Salice Terme, che ogni anno accoglie ospiti e turisti provenienti anche dall’estero  sia con la presenza di coltivazioni cerealicole e viticole di pregio tipiche dell’Oltrepò pavese. Se poi consideriamo il significativo incremento del traffico di mezzi pesanti che la realizzazione di una simile struttura avrebbe  in un’area così delicata, possiamo prevedere le fortissime ripercussioni sull’economia del territorio e sull’ambiente che avrebbe questo progetto”, conclude Ciocca.