VOGHERA 28/04/2016: Sfiorati dal “vento”. E’ uscito il libro di Giorgio Silvani, sul “Sessantotto” in Italia a Pavia… a Voghera
VOGHERA – E’ uscito nelle librerie di Voghera e Pavia, Sfiorati dal “Vento” , un libro di Giorgio Silvani, edito da Cooperativa Editoriale Oltrepò.
E’ un lungo racconto sugli anni del “Sessantotto”, pieno zeppo di fatti, date, avvenimenti, episodi curiosi, disseminato di oltre mille citazioni di personaggi, circoscritto tra l’11 novembre 1967 e il 6 agosto 1970 (il perché di queste date è spiegato nella puntigliosa introduzione)
Il filo conduttore si snoda tra i ricordi personali e scolastici dell’autore, intrecciati con quelli vissuti, tra i sedici e i diciotto anni, nel gruppo della Gioventù studentesca, poi Comunità del Carmine di Voghera, qual è ancora oggi. Tutto intorno si muovono gli avvenimenti e i protagonisti di quegli anni a Voghera, dove il “Vento” sessantottino ha soffiato debole, in ritardo e per lo più sollevato da lotte operaie ed iniziative di gruppi cittadini, più che dal mondo studentesco, e a Pavia dove invece la contestazione ha spesso soffiato impetuosa.
L’autore sceglie di raccontare al presente e lo fa “ricollocandosi” a quel tempo, adoperando il linguaggio dei suoi sommari pensieri giovanili, riportando emozioni, dubbi, tentativi e rudimentali semplificazioni per formarsi idee e schierarsi.
Sfiorati dal “vento” non è un saggio, tanto meno una raccolta di testimonianze, come si precisa nell’introduzione.
“E’ soprattutto la cronaca di un tempo che il destino ha incastrato nella mia giovinezza, quella in cui maturano le prime consapevolezze – spiega l’autore – E’ il frutto di lunghe ricerche su giornali dell’epoca, libri, diari e documenti conservati, con l’apporto di qualche ricordo altrui, senza però rincorrere chi avrebbe potuto saperne di più; su questa strada, non sarei mai arrivato alla fine. E’ un esercizio della memoria, intesa non come ossessione nostalgica, ma come diritto e dovere di non dimenticare. Questo perchè credo fermamente che la memoria debba essere ben conservata e alimentata; che occorra avvalersene continuamente, per riconoscersi, capire, giudicare, ripensare, trovare energie e idee per nuovi progetti”.
Le quasi trecento pagine del libro sono davvero un dettagliatissimo viaggio nella memoria.
Si viaggia in quella del gruppo della Gs di don Giuseppe Massone, tra riviste studentesche, marce per la pace, manifestazioni e impegno civile per i diseredati della ex-caserma di Voghera e del quartiere di San Vittore, duri contrasti con Curia, parrocchie e ambienti conservatori, campagne terzomondiste, campeggi estivi, interminabili discussioni…
Si percorre la cronologia della Voghera alle prese con le infuocate elezioni del ’68 e ’70, l’amministrazione del sindaco Antonio Airò, i dirompenti editoriali di padre Nazareno Fabbretti, le battaglie politiche e sociali, le proteste contro l’Isola pedonale, l’inceneritore di strada Frassolo e i Magazzini Gamma. Una cittadina animata da tensioni sindacali, flebili fermenti studenteschi, feroci polemiche sulla “scuola di classe”; e poi tanti dibattiti, cineforum, le iniziative di Dimensioni Nuove e altri gruppi, giornali che nascono e muoiono…
E poi c’è Pavia, con i resoconti e i protagonisti delle prime occupazioni universitarie, delle lotte per la mensa e la didattica, dei cortei con gli operai, delle coraggiose svolte delle Acli, dei tafferugli in piazza contro i fascisti, davanti alle fabbriche e alla questura, degli arresti e dei processi, di Potere proletario e Lotta continua e dei leader Lanfranco Bolis, Sergio Saviori, Guido Crainz, Giorgio Boatti e altri.
Tutto intorno si muove l’Italia del “Sessantotto”, con i governi “lampo”, i terremoti, i morti scomodi, le rivolte cittadine, gli attentati, l’“Autunno Caldo, Piazza Fontana, le ribellioni nella Chiesa post conciliare, mentre il mondo è infiammato dal “Maggio francese”, dalla guerra in Vietnam, dalla dittatura in Grecia, dalle invasioni “fraterne”, dalle le missioni lunari… Qua e là, non mancano ampie citazioni sulla musica del tempo, sulle stagioni dei grandi film, su trasmissioni televisive ed episodi di cronaca ormai dimenticati.
Quanto allo spirito con il quale ha affrontato l’avventura di Sfiorati dal “vento”, Giorgio Silvani lo sintetizza nella strofa di Fabrizio De Andrè con la quale si apre il racconto, “….che bello il mio tempo, che bella compagnia”, e nella citazione di Ivano Fossati che lo conclude, “….Io dico che c’era un tempo sognato che bisognava sognare”.
Il libro è in vendita nelle librerie di Voghera, a Pavia, presso la Libreria “Il Delfino”, in piazza Cavagneria e in quella del Centro commerciale di Montebello della Battaglia.
A Voghera verrà presentato sabato 14 maggio alle ore 17 presso la Biblioteca Civica A Pavia martedì 17 maggio, alle ore 18, a Pavia presso la libreria “Il Delfino” in piazza Cavagneria.
In occasione di entrambi gli incontri interverranno alcuni protagonisti del racconto e di quegli anni.
Info – 328.4818343 (giorgio.silvani@libero.it)
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