VOGHERA 17/03/2016: Piombata la porta. Inquilino abusivo sgomberato dalle Case popolari. L’operazione porta al centro dell’attenzione il tema della carenza di case pubbliche
VOGHERA – Nei giorni scorsi i residenti di un palazzo di via Sante Zennaro hanno visto arrivare una pattuglia della polizia locale accompagnata da alcuni operai. Il gruppo si è recato al secondo piano dello stabile dove ha provveduto a sigillare l’ingresso di uno degli appartamenti di proprietà pubblica (l’Aler).
Successivamente si è saputo che quello era l’ultimo atto della procedura di allontanamento di un inquilino che mesi prima aveva occupato abusivamente la casa.
Nello stesso frangente vigili e operai hanno anche provveduto a liberare (così come fatto per l’abitazione), e a sigillare, la cantina di pertinenza dell’appartamento. Come era emerso dai controlli, l’inquilino abusivo dopo aver lasciato nei giorni scorsi l’abitazione aveva trovato riparo nello scantinato.
L’operazione dell’altro giorno fa emergere ancora una volta il tema della carenza di case pubbliche rispetto alla domanda.
Nella città di Voghera gli alloggi “popolari” sono 894, di cui 540 dell’Aler e i restanti 354 del Comune. Mentre (del totale) circa 100 sono inagibili.
A fronte di ciò, la lista d’attesa per avere una casa è molto molto lunga: se è vero come è vero che la nuova graduatoria comunale per le assegnazioni racconta di ben 334 vogheresi in attesa dell’assegnazione. Un numero elevatissimo, come si vede, che addirittura non si esaurirebbe nemmeno se tutti gli alloggi ora inutilizzabili venisse sistemato (costo dell’operazione circa 1 milione e mezzo di euro… che non ci sono).
Ed è anche per questo che l’Agenzia regionale (che fra il 2015 e l’inizio del 2016 ha sistemato e messo a disposizione della popolazione vogherese 23 appartamenti) ha in animo di vendere i propri alloggi agli inquilini al fine di incassare soldi da destinare, sia alle ristrutturazioni e alle nuove assegnazioni; sia ad interventi di manutenzione straordinaria (non è infatti un mistero che oltre alla carenza di case, attorno alle abitazioni popolari, via sia il problema delle case regolarmente abitate ma decadenti).
Tema questo, sul quale anche di recente sono sorte polemiche fra inquilini e bisognosi di case, ed Ente proprietario. Secondo i primi le responsabilità delle mancate assegnazioni e del degrado è dell’Aler che non fa i lavori. Per l’Aler invece parte della responsabilità nella così elevata carenza di case e nel degrado sta nel modo in cui le abitazioni vengono tenute e poi lasciate (cosa che obbliga a spese ingenti e lunghi tempi per le nuove assegnazioni).
In tema di case va infine ricordato che Comune e Regione recentemente hanno emanato un bando che assegna somme da destinare, fra l’altro, al pagamento del canone Aler (lo scorso anno le richieste erano state 727). Oltre a ciò il Comune a fine 2015 ha portato da 30mila a 50mila euro il “fondo di solidarietà” per chi aveva affitti arretrati non pagati.
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