RIVANAZZANO 3/03/2016: L’Oltrepo è il suo frumento. Presentato il volume realizzato dal Gallini che focalizza l’attenzione su un aspetto storico produttivo trascurato del territorio
RIVANAZZANO – Si è tenuta nei giorni scorsi alla Biblioteca Migliora di Rivanazzano Terme l’annunciata presentazione del libro “Il frumento e l’Oltrepo”, volume nato da un prezioso e inedito lavoro svolto da alcune classi dell’istituto agrario Gallini di Voghera.
La presentazione rientrava nel ciclo di appuntamenti organizzati dalla Migliora. Ad introdurre la serata infatti la presidente della Biblioteca Laura Disperati. Cui sono seguiti gli interventi della vicepreside del Gallini Gabriella Bellingeri e di Graziella Montagna, docente di Scienze Agrarie.
Il testo, che presenta anche un corredo fotografico di notevole interesse, è il risultato di ricerche e progetti a carattere scientifico e ambientale in cui ricerche agronomiche, di laboratorio e storiche svolte da docenti e alunni, sono state in particolar modo finalizzate alla valorizzazione delle tradizioni e delle attività produttive del territorio oltrepadano.
Non a caso, partner del progetto sono stati i Molini di Voghera, che hanno curato, anche con incontri con gli alunni nello stabilimento, la sezione dedicata alla trasformazione della materia prima, e il Ristorante Selvatico di Rivanazzano Terme, specializzato da anni nella proposizione e nella realizzazione di piatti (ed eventi) strettamente legati al territorio.
Durante al serata sono perciò interventi Davide Rezzoli, amministratore delegato della Spa oltrepadana e Piera Spalla, Chef del noto ristorante di Rivanazzano.
Se per parte loro le insegnanti del Gallini hanno illustrato i contenuti tecnici del libro (con loro alcuni alunni che hanno letto passaggi letterari in tema di frumento e pane inseriti nel libro, dalle Georgiche di Virgilio, ai Promessi Sposi di Manzoni), Rezzoli, definendo “una collaborazione bellissima quella svolta con i ragazzi”, ha sottolineato il ruolo in Oltrepo di stabilimenti come i Molini.
“Radicati come siamo in Oltrepo – ha detto l’amministratore – e con i contatti costanti con produttori e consumatori, rappresentiamo un collante del territorio”.
Un ruolo che ha condotto lo stabilimento vogherese non solo a utilizzare materia prima locale (dando lavoro ai residenti) ma anche a creare “prodotti di filieria” fatti esclusivamente con materiale (cioè frumento) autoctono.
E’ il caso della “Farina Oltepo”, frutto della ricerca tecnologica fatta in loco, ”che ha fornito alla nostra produzione – ha detto ancora Rezzoli – un plus rispetto a quelle di molini molto più grandi”, e che ha permesso al Made in Oltrepo di conquistare prestigiose nicchie di mercato in Italia e all’estero (Autogrill a breve venderà pane fatto con farine oltrepadane, e in piazza Duomo a Milano il Bistrot espone prodotti con farine dei Molini).
Piera Spalla è sta protagonista a fine serata di uno dei momenti più piacevoli della presentazione. Illustrando i diversi metodi di panificazione e l’importanza dell’uso della pasta madre , la chef ha distribuito vari tipi di pane realizzati nella sua cucina: dal pane cotto al vapore, al pane integrale al pane con le noci. Tutte preparazioni molto apprezzate , inutile dirlo, dal pubblico presente.
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