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MILANO 11/03/2016: Retewebitalia ‘intervista il candidato sindaco Stefano Parisi

Marzo 11
13:05 2016

MILANO – Pubblichiamo l’intervista esclusiva a Stefano Parisi (candidato del centrodestra alla carica di sindaco di Milano) fatta dal nostro media partener Retewebitalia.

“Stefano Parisi è il candidato del centrodestra alla carica di Sindaco di Milano. Romano di nascita, 59 anni, vive a Milano da circa vent’anni. Sposato con due figlie, ha un ricco curriculum sia politico sia professionale. Quando ha deciso di correre per le amministrative della città gli è stato fatto notare che il suo profilo era simile a quello di Giuseppe Sala. Ha risposto così: «Veniamo da esperienze di lavoro in parte simili, lo stimo ed è possibile trovare punti in comune nei nostri programmi. Ma c’è una differenza fondamentale. Il nostro disegno di una città libera e aperta trova l’appoggio e il consenso pieno della maggioranza che mi sosterrà. Sala, invece, se venisse eletto dovrebbe ogni giorno fare i conti con il radicalismo di sinistra e la forte subalternità a Roma». La conoscenza di Parisi dei meccanismi della politica e dell’amministrazione lo avvantaggiano rispetto al concorrente del centrosinistra che, dalla sua, ha però la grande popolarità acquisita con Expo2015. Per questo molti danno per favorito Sala. Ciò nonostante chi dà per scontato l’esito della battaglia fra i due commette una leggerezza. Questo da una parte per le tensioni che anche in questi giorni si rilevano nello schieramento di centrosinistra, con l’incognita “arancioni e sinistra radicale. Per quanto riguarda il centrodestra vi è più omogeneità di vedute, e questo è un dato. Ma anche Stefano Parisi deve fare i conti con il suo schieramento e le uscite estemporanee. Salvini docet. Sarà comunque un bel “testa a testa”

 

Milano, città della ricerca, dell’innovazione e della finanza, è questo il futuro di Milano che vede?

Certo, ma non solo. Finanza, cultura, moda e design. Milano è una guida e la locomotiva del Paese. Qui si concentra tutto e tutto va valorizzato. Credo che non si debba puntare solo su alcuni aspetti della città ma occorre avere la capacità di liberare tutte le energie positive che Milano offre.

 

Sente di raccogliere l’eredità di Letizia Moratti che ha appena proposto di fare di Milano la città campione dell’Agenda ONU 2030. Lei l’ha invitata a guidare un advisory borad sul tema..

Sviluppo economico, inclusione sociale e tutela dell’ambiente sono tre pilastri su cui si fonda la Milano che vogliamo. L’ho invitata a collaborare perché non è nuova a grandi sfide e le ha sempre vinte. Credo che sia importante che si cominci a riflettere su questo tema. Ma non si tratta del governo giorno per giorno della città. In questo sento di prendere, in parte, l’eredità di Gabriele Albertini e intendo ricostruire un modello di governo efficiente del centrodestra basato sui principi della sua stagione di governo. Attenzione però dobbiamo guardare alla Milano del futuro. Guardando alle nuove tecnologie, al nuovo sviluppo urbano della città. Dobbiamo guardare avanti.

 

Che cosa ha sbagliato Pisapia?

Non so se ha sbagliato. Il termine non penso sia appropriato. Credo che non abbia dato impulso allo sviluppo della città. Non solo per colpa sua, ma ma per le forti contraddizioni interne della maggioranza che lo sosteneva, una parte importante della quale è espressione della cultura del “no” ad ogni innovazione vera.. Lo vediamo anche in questi giorni sulla composizione delle liste, nella quale si tenta di mettere insieme varie anime con culture molto diverse e lontane una dall’altra. Una cultura riformista e una più conservatrice di sinistra radicale che blocca qualsiasi sviluppo della città. Questo credo sia stato il problema fondamentale di questa giunta e che quindi non va intestato solo a Pisapia. È un dato oggettivo strutturale. Qualunque altro sindaco in quella maggioranza avrebbe avuto dei problemi. Fosse stato anche Sala.

 

La sinistra è specialista a farsi male da sola e quindi in qualche modo la avvantaggerà?

La sinistra è piena di contraddizioni. Ma io non voglio vincere per le contraddizioni della sinistra, voglio vincere perché i milanesi si riconoscono nelle mie idee e mi considerano in grado di realizzarle.

 

Sala, un po’ sorprendendo, ha dichiarato di essere sempre stato di sinistra ma anche lei ha dichiarato di essere stato di sinistra da giovane. Da parte sua è la rincorsa agli scontenti dell’altro schieramento?

PER CHI VOLESSE L’INTERVISTA COMPLETA PROSEGUE AL SOTTOSTANTE LINK (da copiare e incollare nella barra degli indirizzi)

http://www.tribunapoliticaweb.it/oggi/2016/03/11/28122_esclusiva-centrodestra-stefano-parisi-milano-libera-aperta-deve-tornare-motore-del-paese-guardando-al-futuro/

 

 

 

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