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VOGHERA – Il consigliere comunale del Pd di Voghera Roberto Gallotti interviene sulla raccolta differenziata in città per denunciare che Voghera in materia è “al palo”.

Importanti obiettivi nel campo della raccolta differenziata. Infatti nel 2014 l’Italia di attesta al 45% mentre per quanto riguarda la Regione Lombardia dal 35% del 2000 si è passati al 57% dello stesso anno con una delle migliori performances in questa speciale classifica.

E Voghera? Grazie all’impegno insufficiente ed alla scarsa attenzione dell’Amministrazione di Centro-Destra per i problemi ambientali siamo quasi in controtendenza e comunque con una percentuale che, nel 2015, ha raggiunto faticosamente il 32% quasi come Pavia che comunque sta adottando le opportune contromisure con la graduale estensione entro Giugno su tutto il territorio comunale della Raccolta Porta a Porta.

Perché il Porta a Porta? Perché, come conferma Regione Lombardia, la raccolta domiciliare permette di raggiungere livelli più elevati di raccolta differenziata, grazie ad una maggiore responsabilizzazione dell’utente e alla maggiore comodità che si ha nel conferire le frazioni in modo separato. In molti Comuni si è passati infatti dal cassonetto stradale a sistemi porta a porta (raccolta domiciliare), anche in seguito agli obblighi normativi che impongono il raggiungimento di livelli di raccolta differenziata sempre più elevati (il 65% al 31.12.2012) tenendo presente che I rifiuti che raccogliamo in modo differenziato sono composti per più del 40% da carta e dalla frazione organica, che pesano rispettivamente per il 21,4% e il 20,6% del peso totale dei rifiuti differenziati.

Ed infatti la frazione tipicamente raccolta con la modalità “porta a porta” è quella organica (FORSU), di cui negli ultimi anni si è registrata una crescita costante: anche nella città di Milano il servizio copre la totalità del territorio.

Sempre Regione Lombardia, che apprezziamo per l’adozione del Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti (al contrario di quello che pensa l’Assessore Azzaretti che in Consiglio Comunale ci ha accreditati di antipatia nei confronti della stessa Regione perché di c.dx, ma noi riteniamo di essere meno faziosi di Lei) ha affermato che con la raccolta su strada con i cassonetti è possibile raggiungere una quota massima di raccolta del 35% !!

Voghera invece cosa fa? L’Assessore Azzaretti, competente per materia, anziché valutare seriamente cosa fare per cercare di recuperare il terreno perduto e di acquisire maggiore credibilità nel campo della Gestione dei Rifiuti, si impegna con tutte le Sue forze a pubblicizzare con vanto alcune isole ecologiche ben sapendo (o non lo sa?) che così non raggiungerà mai gli obiettivi previsti (di legge) anche se fossero (ma è tutto da dimostrare) da perseguire entro il 2020: sbagliare è umano ma perseverare è diabolico!!!

Come da anni indichiamo ora più che mai il Comune di Voghera deve investire nella scelta della raccolta “Porta a Porta” con la completa riorganizzazione del servizio insieme ad ASM.

Una scelta per il FUTURO, una scelta magari inizialmente impegnativa dal punto di vista finanziario ma l’unica possibile per raggiungere elevate percentuali di raccolta differenziata e per dimostrare che i benefici sono per tutti: per i cittadini, per l’ambiente, per i lavoratori (perché si creerebbero nuovi posti di lavoro), ed il decoro urbano, ma soprattutto per uscire dall’imbarazzante “impasse” in cui si trova ora il servizio di raccolta differenziata.

Il passo successivo potrebbe essere l’applicazione della tariffa puntuale che permette di calibrare la tariffa anche in base al rifiuto effettivamente prodotto dalle famiglie attraverso la contabilizzazione dei rifiuti del materiale non riciclabile, metodo sperimentato con successo in numerosi comuni del nord Italia e non solo sulla carta come in modo inesatto (o inconsapevole) indicato sul sito del Comune di Voghera.

Non possiamo che auspicare, per il bene di Voghera e dei vogheresi, che si cambi strada magari anche per intraprendere un impegnativo percorso di “Rifiuti zero” come previsto dal Documento Unico di Programmazione 2015/2018 e derubricato dall’Assessore Azzaretti nell’ultimo Consiglio Comunale ad un semplice “modo di dire” ma che, assicuriamo, è un reale progetto perseguito positivamente e SERIAMENTE da molti Comuni”, conclude Roberto Gallotti.