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PAVIA 24/02/2016: Il presidente Bosone. La Provincia in difficoltà ma non è in dissesto e non fallisce

Febbraio 24
17:17 2016

PAVIA – In questi giorni si è parlato di “Rischio fallimento per la Provincia”. L’ente infatti è in serie difficoltà per aver sforato (di 9 milioni) il patto di stabilità.

Oggi risponde il presidente Daniele Bosone che parla di un’”idea distorta” che si è diffusa e che rassicura tutti: “gli investimenti programmati con fondi provinciali e regionali si faranno, la manutenzione alle strade si farà, nessun servizio sarà tagliato. La Provincia di Pavia non è in dissesto, sta solo affrontando come tutte le altre province italiane un momento di difficile trasformazione” .

Il presidente poi accusa la Milano-Serravalle di non aver pagato alla Provincia i 15 milioni derivanti dalla vendita delle azioni della società autostrade e minaccia di ricorrere alla via giudiziale.

Ma ecco la spiegazione nel dettaglio.

Come Presidente della Provincia di Pavia ritengo doveroso fare chiarezza su quanto pubblicato in questi giorni sullo stato economico dell’Ente da me presieduto. In un momento di forte disorientamento a livello politico e sociale, alimentare ulteriori incertezze genera nel cittadino solo una grande confusione.

Innanzitutto, un ente locale non può fallire, perche questo è tipico delle imprese, ma semmai avvia un percorso di predissesto e dissesto. Ma non è il nostro caso, anche se è stata fotografata l’immagine di un Ente mal governato, quasi di un caso particolare nel panorama delle amministrazioni pubbliche. Il dato vero è un altro. Noi siamo una delle province lombarde che più ha resisito nella tenuta dei conti, noi siamo tra la totalità delle province italiane l’ultima a non rispettare il patto di stabilità.

Nel 2014 abbiamo chiuso il bilancio in pareggio, così come nel 2015; l ‘unica differenza è che nel 2015 – come 9 province lombarde su 12 e come tantissimi altri enti locali, comuni compresi – è stato mancato l’obiettivo del rispetto del patto di stabilità che è tutt’altra cosa rispetto alla tenuta del bialncio e che, peraltro, non incide per nulla con la bontà dello stesso.

Per il 2015 il fenomeno del mancato rispetto del patto è cosi ampiamento diffuso da convincere il Governo ad eliminare le sanzioni del patto, così come fatto nel 2014. La Provincia di Pavia, con grandi sacrifici, è riuscita fino ad ora a garantire i servizi ma, come previsto e annunciato, il processo di riforma degli enti di area vasta sta mostrando limiti.

La legge Delrio che stiamo cercando di attuare ha dovuto fare i conti con due leggi di stabilità che negli ultimi tre anni hanno chiesto al sistema delle province un contributo per il risanamento della finanza dello Stato che non conosce eguali da parte di altri enti di governo. La sola Provincia di Pavia ha contribuito per 22 milioni di euro e dovrà fare molto di più, non si sa ancora quanto, nel 2016 . Il nostro bilancio (ovviamente solo annuale) e quello di tutte le province è ancora tutto da costruire insieme allo Stato e alle Regioni.

L’ obbligo di fare il bilancio solo annuale di fatto conferma che ci troviamo in una fase di gestione del tutto provvisoria in attesa della definitiva trasformazione delle province in Enti di area vasta dopo il referendum costituzionale. In questa cornice va riportata anche la situazione della nostra provincia. Il confronto sulla sostenibilità del bilancio, a nostro avviso non possibile, è a questo punto apertissimo.

Quindi, alcune rassicurazioni. Gli investimenti programmati nel 2015 con fondi propri e fondi regionali 2015 – 2016 verranno assolutamente mantenuti, soprattutto per quanto riguarda strade e scuole. La manutenzione ordinaria verrà intensificata nei prossimi mesi. 32 edifici scolastici in questi anni hanno avuto la certificazione di sicurezza e i 4 rimanenti l’avranno nel 2016. Tutti i servizi garantiti dalla Provincia non avranno nessun tipo di riduzione, compreso il trasporto pubblico locale per il quale è in corso una gara già finanziata. Per quanto possa sembrare paradossale il 2016 sarà un anno di programmazione e chi verrà dopo di me a guidare la Provincia si troverà un piccolo scrigno.

L’incasso di 8,5 milioni di euro derivante dalla vendita della Prefettura sarà investito in scuole e strade; lo stesso faremo con quanto introiteremo dalla vendita della Caserma dei Carabinieri. Insomma, rispetto agli anni precedenti, siamo in una fase positiva. Lo sforamento del Patto di Stabilità deriva dal mancato introito della vendita delle azioni della Milano – Serravalle da noi legittimamente previsto. Milano – Serravalle è tenuta ai suoi obblighi e se non lo farà sarà doveroso ricorrere alla via giudiziale. Non ci deve solo 15 milioni di euro, ma molto di più. Le amministrazioni che verranno dopo di me si troveranno un fondo per gli investimenti di 30 milioni di euro, che cercheremo di destinare nel corso dei primi mesi del 2016 alle priorità condivise con i nostri comuni. Questa è la realtà dei fatti. Mi sento di dire che stiamo affrontando un momento difficile di trasformazione ma per il quale non mancano certo positività e prospettive grazie anche alla buona amministrazione di questi anni.

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