PAVIA 18/02/2016: Cucciolo di cane chiede i soccorsi per il papà in difficoltà. Abbaia per ore poi guida le Guardie fino al cane ferito
PAVIA – Più ci si addentra nel mondo e nella vita “privata” degli animali più si comprende la loro “umanità”.
Le prove di ciò, soprattutto grazie a internet, sono quotidiane e talmente evidenti da essere oramai a prova di scettico.
Facendo però finta che servano ancora conferme, l’ennesima arriva proprio dal capoluogo della nostra provincia, dove un cane si è comportato proprio come avrebbe fatto un uomo nelle medesime condizioni, chiamando aiuto per salvare un altro cane (in questo case il padre).
La bella storia è stata rivelata dalla Lega Nazionale per la difesa del cane.
“La storia di Rocco ci arriva dai Volontari e dalle Guardie Zoofile Volontarie della Lega Nazionale per la Difesa del Cane, sezione di Pavia – spiega l’associazione -. A loro era pervenuta la segnalazione di un cane che abbaiava insistentemente in mezzo a una distesa di rovi, vicino all’argine del Ticino”.
Arrivate sul posto – lungo l’argine del Ticino, nel tratto fra il ponte dell’Impero e il ponte della Ferrovia – le Guardie Zoofile hanno visto un cucciolo che cercava di richiamare l’attenzione. Si sono quindi inoltrate nei rovi raggiungendo il cagnetto, che subito si è adoperato in tutti i modi per indirizzarli verso un punto nascosto.
In particolare ad intervenire sono stati il capo nucleo delle Guardie zoofile della Lega del Cane di Pavia, Tiziano Zerbi, insieme ad altre due guardie zoofile, Massimo Bertolini e Elisa Franchi. Con loro si è mobilitata anche la volontaria Paola Monti, vice presidente della sezione di Pavia della Lega del Cane.
“Lì si trovava un altro cane, imprigionato per la coda in una trappola di filo spinato, ormai sfinito dai tentativi di liberarsi, dal dolore della ferita e dalle ore passate in quella condizione – spiega ancora l’associazione -. Con una tenaglia il povero animale è stato liberato. Soltanto allora il cucciolo “sentinella” si è calmato ed è salito vivacemente in macchina con il compagno recuperato nel salvataggio”.
I volontari della Lega Nazionale per la difesa del cane hanno subito portato l’animale ferito dal veterinario che, dopo aver valutato la situazione, ha deciso di amputare la coda del cane per evitare il sopraggiungere della necrosi.
“Nel frattempo, le Guardie Zoofile sono riuscite a risalire ai proprietari dei due cani – precisa ancora l’associazione. Da loro hanno appreso che Biagio, il cane ferito, si era allontanato il giorno prima e nemmeno le loro ricerche erano servite a ritrovarlo. Rocco, il cucciolo, che come si è scoperto è suo figlio, invece è scappato la mattina successiva. Una volta scovato il padre prigioniero nei rovi Rocco si è piazzato lì vicino e ha continuato ad abbaiare alle macchine che passavano sull’argine, finché qualcuno lo ha notato e segnalato alle Guardie Zoofile”.
“Ancora una volta abbiamo testimonianza dell’intelligenza e dell’empatia dei cani, che, senza ombra di dubbio, provano sentimenti complessi ed emozioni profonde, più di quanto a volte si creda. L’affetto e l’intelligenza vivacissima del piccolo Rocco di soli sei mesi, unite al desiderio di ritrovare il suo papà, hanno fatto sì che lui capisse qual era l’unico modo per chiedere aiuto e salvarlo da una brutta fine. Grazie piccolo grande cagnolino!”, commenta la Lega del cane.
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