BORGO PRIOLO 17/02/2016: Denunciato per essersi difeso. Il ristoratore ha già speso più di mille euro per la sua difesa contro il sequestro delle armi. La rivelazione ieri sera su Rete 4 da Del Debbio
BORGO PRIOLO – La vicenda della denuncia ricevuta per aver sparato in aria durate l’ennesimo furto (il terzo in una settima, il decimo in 4 anni) è già costata al barista di Borgo Priolo Luigi Contardi, oltre ai danni al locale, oltre ai 300 euro del bottino, e oltre al ritiro di tutte le armi che aveva in casa, più di mille euro. Per la precisione 1.260 euro.
Il dato è emerso nel corso della trasmissione di Rete4 “Dalla Vostra Parte” condotta dal giornalista Del Debbio, in cui ieri sera i titolari a del bar- trattoria “Del Passeggero” di Borgo Priolo era ospiti.
Il programma, incentrato sulla “legittima difesa” e i sui pericoli per le vittime dei reati, aveva fra gli invitati – interlocutori di cittadini italiani aggrediti e finiti nei guai (c’erano anche il sindaco di Rovigo, che chiede l’esercito di notte a presidio della città; e anche un uomo di Ponticino che dopo essere stato rapinato e pestato, per il terrore che i malviventi tornino, gira in casa armato) – tre politici: AndreaRomano del Pd, LauraRavetto di Forza Italia e RobertoMarcato della Lega.
Del Debbio in apertura di trasmissione ha messo subito il dito nella piaga. Dopo aver inquadrato l’assurdità di certe vicende, che vedono denunciate le vittime anche solo per aver sparato in aria, avanza un dubbio:
“Non vorrei che ci fosse la tendenza a denunciare le vittime di furti e rapine come mera forma di deterrenza”, aggiungendo provocatoriamente che, a questo punto, sarebbe “meglio fare una legge che impedisca sempre e comunque di sparare” piuttosto che continuare a fare “questo lavoro sottotraccia” ha detto il conduttore.
Ma è dopo gli interventi dei politici, una volta entrati nel capitolo danni e beffa subiti dalle vittime, che emerge la spesa già fatta dalla famiglia Contardi.
Del Debbio chiede ai titolari del bar- trattoria “Del Passeggero” se ora dovranno dotarsi di un avvocato. Lo incalza l’inviato Fabio Poletti, che senza troppo giri di parole chiede: “Quanti soldi dovrete sganciare per questa storia’”.
E’ a quel punto che papà Luigi e la figlia Chiara rivelano: “Per il momento abbiamo speso 1.260 euro. Si tratta della caparra per il ricorso in Prefettura contro il sequestro delle armi”.
Ma durante il collegamento in diretta da Borgo Priolo sono emerse anche altre lamentele da parte degli altri residenti e delle altre vittime di altri furti avvenuti in zona, presenti anch’essi nel bar assieme ai titolari.
“In zona i presìdi delle forze dell’ordine sono chiusi di notte per mancanza di personale” ha detto un residente. “Dopo il furti passano molti minuti prima che arrivino i soccorsi, come facciamo ad aspettare così tanto senza difenderci?”, ha detto un altro.
Il collegamento con il paesino oltrepadano poco dopo si è chiuso con una bella testimonianza: quella di una dipendente di origini straniere del bar dei Contardi.
“Questa famiglia è stata veramente meravigliosa con me con tutti, e sta lavorando per guadagnarsi da vivere e per darsi un futuro – ha detto una ragazza romena -. Tutto ciò ora ce lo stanno togliendo… a loro e a chi come me lavora con loro. Per questo fino all’ultimo io voglio lottare per difenderlo, e con me farà la tanta gente che oggi qui gli a portare solidarietà. Il signor Luigi ha solo lottato – ha concluso la ragazza – ma per lo Stato è colui che ha avuto torto. Questo non si può accettare e noi non ci arrenderemo”.
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